Scienza: un gigantesco squalo primitivo frenava la crescita delle balene

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KXnT3lLo squalo preistorico gigantesco “teneva a freno” le balene. Una nuova ricerca pubblicata su Plos One, suggerisce che l’estinzione del megalodonte potrebbe avere innescato la crescita fino alle dimensioni attuali dei grandi cetacei. Nello studio i ricercatori hanno stimato che lo squalo piu’ grande conosciuto dalla scienza si e’ estinto circa 2,6 milioni di anni fa, al confine tra le epoche del Pliocene e Pleistocene; da questo punto in avanti le balene – che precedentemente erano molto piu’ piccole rispetto ai loro “parenti” attuali – hanno invece iniziato a accrescere enormemente le loro dimensioni.

megalodonSecondo l’equipe di ricerca i due dati potrebbero essere correlati l’uno all’altro: i mammiferi marini infatti si pensa rappresentassero una parte importante della dieta dello squalo che arrivava a pesare fino a 50 tonnellate e la rimozione di questo predatore potrebbe aver permesso loro di prosperare a crescere. I fossili di megalodonte sono ampiamente diffusi in tutto il mondo; esempi ne sono stati trovati in Europa, Africa e nelle Americhe. Nonostante non esistano ancora prove conclusive del collegamento dei due eventi, i ricercatori affermano come fossili di balene preistoriche si siano spesso trovati insieme ai denti dello squalo gigantesco. “Non siamo sicuri di come funzionino questi meccanismi, – ha commentato Catalina Pimiento, del Florida Museum of Natural History di Gainesville (USA) e coautrice dell’analisi – Quando abbiamo scoperto la data dell’estinzione del grande squalo abbiamo notato che coincideva con il modello di crescita gigantesca delle balene. Ora abbiamo bisogno di sapere se un evento ha causato l’altro, tuttavia dagli squali moderni sappiamo che gli esemplari piu’ grandi hanno una piu’ ampia scelta sulle dimensioni delle prede, includendo anche animali molto grandi. Cio’ significa verosimilmente che prede piu’ grandi saranno state cacciate di piu’ dai giganteschi squali primitivi”.

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