“Contrariamente a quanto si legge su alcuni quotidiani, la discesa dei prezzi del greggio e di conseguenza dei prodotti raffinati rilevati dal Platts e scambiati sui mercati internazionali, si e’ riflessa praticamente per intero sui prezzi industriali di benzina e gasolio che sono tornati sui valori minimi dal dicembre 2011“. Lo rileva l’Unione petrolifera, aggiungendo che resta invece elevato il cosiddetto stacco fiscale, mediamente superiore ai 23 centesimi. Da meta’ luglio ad oggi, spiegano i petrolieri, la quotazione Platts della benzina ha mostrato una riduzione di circa 11,1 centesimi e il prezzo industriale (cioe’ al netto delle tasse), a tutto ieri, era gia’ sceso di circa 10,6 centesimi. Analogo discorso vale per il gasolio. Complessivamente, i prezzi alla pompa nel periodo luglio-novembre 2014 sono scesi mediamente di 13 centesimi. Attualmente il nostro prezzo industriale e’ assolutamente allineato a quello europeo e lo dimostra l’andamento del cosiddetto “stacco Italia” che si mantiene intorno ai 2 centesimi euro al litro. Si tratta di variazioni, conclude l’Up, che “si spera possano favorire una ripresa dei consumi, sempre che i vantaggi per gli automobilisti non vengano sterilizzati da nuovi aumenti delle accise, peraltro gia’ previsti dal 1 gennaio 2015, quando dovrebbe scattare il nuovo incremento introdotto dal Decreto Imu del 2013, stimato intorno ai 2,5-3 centesimi euro al litro”.
“I PREZZI POSSONO DIMINUIRE DI ALTRI 2 CENTESIMI” – Maurizio Micheli, presidente Figisc Confcommercio per i prossimi giorni dichiara che vi sono tutte le condizioni per una diminuzione dei prezzi nei prossimi giorni: “In una settimana la quotazione internazionale dei prodotti lavorati e’ crollata di -3,5 cent/litro per la benzina e di ben -5 cent/litro per il gasolio. A sua volta il greggio brent e’ proprio ieri drasticamente diminuito in confronto al fine settimana scorso, e, con un cambio euro/dollaro in lieve arretramento, si attesta ora su 58 euro/barile rispetto ai 62 di venerdi’ scorso. Sulle dinamiche dei prodotti sulla piazza internazionale del mediterraneo, i prezzi alla pompa in italia da venerdi’ 21 novembre sono scesi di -0,5 cent/litro sia per la benzina che per il gasolio, come da noi previsto venerdi’ scorso, non avendo ancora, per ovvie ragioni tecniche, trasferito le variazioni intervenute appena ieri. Nella settimana, i prodotti sono stati ceduti dalle compagnie petrolifere ai propri gestori della rete di marchio a prezzi di cessione mediamente piu’ sostenuti di 18,7/19,0 cent/litro rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti. In un mese esatto, le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -7,4 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di -7,8 cent/litro per la benzina e di -7,3 cent/litro per il gasolio, ed i prezzi nazionali alla pompa sono scesi di -4,3 cent/litro per la benzina e di -3,2 cent/litro per il gasolio. Pertanto, a meno di drastiche variazioni in piu’ od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi e ad eventuali controrimbalzi in senso contrario nei prossimi giorni derivanti da un assestamento del mercato, sussisterebbero tutte le condizioni per prezzi in marcata diminuzione, con variazioni massime attorno a 2,0 eurocent/litro e oltre”.