Piove in modo eccezionale nel Friuli Venezia Giulia, dove i fenomeni cesseranno soltanto nel pomeriggio di giovedì 13 novembre. Il pluviometro di Musi sfiora i 5.000mm annui, e siamo ancora all’11 novembre: il 2014 risulterà l’anno più piovoso della storia da quando esistono i rilevamenti meteorologici. Attivata l’azione di monitoraggio e prevenzione da parte del Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento nel territorio di competenza (il quadrilatero con vertici Gemona, Codroipo, Palmanova e Cividale). Dopo l’intenso maltempo a Reana del Roiale, Attimis e Povoletto, nuove piogge torrenziali cadono da ieri sera lungo la direttrice Codroipo – Gemona del Friuli interessando il bacino del fiume Ledra e la parte settentrionale dei bacini imbriferi dei torrenti Cormor e Corno.
Le precipitazioni hanno interessato la zona collinare; nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 240mm di pioggia a Colloredo di Monte Albano, Magnano in Riviera, Tarcento, circa 170mm a Fagagna e 150mm a Codroipo, in terreni quasi saturi. Il Canale scolmatore che dal Corno adduce le portate in eccesso nel fiume Tagliamento e’ entrato ininterrottamente in esercizio da lunedi’ sera; il volume complessivamente scolmato sfiora i 6 milioni di metri cubi di acqua, con valori massimi di portata di 103 m3/s (e’ stata pressoche’ raggiunta la massima potenzialita’ dell’infrastruttura). Questo permette di evitare esondazioni disastrose nei Comuni di Rive d’Arcano, Coseano, Mereto di Tomba e Codroipo e che ha ridotto i fenomeni lungo il Taglio e lo Stella.
Al nodo idraulico di Andreuzza la portata del fiume Ledra e’ aumentata incessantemente e alle 18 ha raggiunto il valore massimo di 166 metri quadri al secondo. Le precipitazioni intense ed il livello elevato dei corpi idrici maggiori che fungono da recapito (Ledra, Cormor e Corno) hanno comportato notevoli disagi anche al reticolo idrografico minore. Il Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento si e’ attivato per affrontare le criticita’ del territorio e sono state numerose le manovre effettuate dal proprio personale nei nodi idraulici e le opere di presa in gestione. Al momento permane, invece, molto elevato il rischio sul Cormor (in particolare a valle della città di Udine). A corredo dell’articolo proprio le immagini del Cormor in piena: situazione drammatica a Basaldella, a sud/ovest di Udine, dove si registrano già allagamenti per l’esondazione del fiume, che non esce dagli argini dal lontano 1998, quando provocò un disastro immane.