Fiumi e torrenti ingrossati, allagamenti nelle golene, laghi fuori dall’alveo, smottamenti e campi “affogati”. Questo il quadro del territorio lombardo fatto dalla Coldiretti regionale, sottolineando che nel Cremonese il fiume Adda e’ uscito tra Formigara, Pizzighettone e Crotta allagando i campi delle golene, mentre l’Oglio e’ esondato a Castelvisconti, vicino a Soresina, mentre nel Lodigiano il livello dell’Adda adesso viene segnalato in calo. Coldiretti Lombardia ha spiegato che nel Varesotto i campi sono sott’acqua con problemi per i terreni seminati con i cereali autunno vernini. Il lago Maggiore e’ esondato in diversi punti, fra cui Laveno Mombello. Il Ticino e’ uscito a Sesto Calende. Anche nel Comasco e Lecchese, diversi torrenti sono esondati e hanno invaso i terreni agricoli. Sull’alto lago di Como, un’azienda nel Pan di Spagna ha avuto i prati allagati e ha perso l’intero raccolto di fieno. Smottamenti vari nella zona del basso lago. Grossi disagi e traffico in tilt sulla direttrice lacustre da Lecco verso la Valtellina per la chiusura della SS 36 nel comune di Mandello Lario. Coldiretti Lombardia ha segnalato poi che nel Mantovano il Po sta salendo e l’Oglio ha livelli alti, ma non ancora alla soglia di pericolo. Ci sono idrovore in funzione nel comune di Canneto sull’Oglio. Il ponte di barche di Torre d’Oglio e’ stato chiuso al traffico. Il Secchia e il Mincio sono sotto i livelli di guardia. Ad Asola, dove il Chiese e’ esondato in zona Barchi, con 70 ettari allagati, l’emergenza sta rientrando. Nella Bergamasca massima allerta per la situazione del torrente Cherio che gia’ nei mesi estivi era esondato allagando serre di fiori, un agriturismo e un allevamento di pulcini. Il torrente e’ ai livelli massimi ed e’ gia’ uscito dagli argini l’altra sera. In diverse zone si stanno verificando movimenti franosi. La rete di canali e torrenti ha difficolta’ a smaltire grossi quantitativi d’acqua. A Pavia questa mattina e’ stato chiuso il ponte di barche a Bereguardo, mentre i tecnici della Coldiretti provinciale stanno tenendo sotto controllo i livelli del Ticino che alle 12 stava crescendo di 4 centimetri all’ora, con 120 centimetri sopra lo zero idrometrico ad appena 30 centimetri dal primo livello di guardia.