Il riscaldamento globale dipinge un futuro nero per le popolazioni di salmone del Pacifico: secondo una ricerca pubblicata ora sul sito online di Nature Climate Change, si potrebbe arrivare alla fine del secolo ad una situazione che viene definita “catastrofica” per le probabilita’ di sopravvivenza della specie, soprattutto se si avverassero le previsioni piu’ pessimistiche circa le dimensioni del global warming . L’analisi ha valutato la capacita’ del salmone di adattarsi alle temperature piu’ calde dell’oceano prendendo in considerazione due fattori, quelli relativi alla fisiologica capacita’ di aumentare la propria tolleranza a temperature piu’ alte, e quelli genetici, che possono diventare ereditari. Studiando l’equilibrio cardiaco e’ stato cosi’ accertato che esiste un “limite termico” di tolleranza di poco piu’ di quattro gradi, che pero’ si riduce sensibilmente negli individui che per ragioni fisiologiche o genetiche abbiano scarsa capacita’ di adattamento. Superato questo limite, vengono riscontrati gravi problemi alle funzioni vitali della specie. Considerando gli attuali parametri relativi alla previsione di global warming da oggi al 2100, lo studio rileva che se la realta’ di fine secolo corrispondesse alla media delle previsioni (ovvero si verificasse un “medio riscaldamento”), le probabilita’ di una “riduzione catastrofica” della popolazione di salmoni del Pacifico sarebbe del 17%. Questo valore pero’ potrebbe arrivare a quota 98% in caso di “massimo riscaldamento”