Nell’era della globalizzazione nascono storie e creazioni dolciarie al contrario. Ecco allora il Panterrone, il panettone made in Puglia che sfida il dolce meneghino e che al nord Italia viene esportato quotidianamente in centinaia di pezzi. L’idea è di Antonio Cera, 35 anni, con alle spalle due generazioni di fornai. Cera ha ottenuto una laurea in Economia alla Bocconi, ma in barba alla fuga delle menti al nord, è tornato a San Marco in Lamis, nel Foggiano, per usarla nell’attività di famiglia che esiste da 53 anni. Il titolato fornaio produce pane e prodotti da forno, ma il suo fiore all’occhiello è il Panterrone, panettone della terra: ingrediente principale il grano arso dell’antica qualità Senatore Cappelli. Un prodotto, il Panterrone, definito ‘l’unica creazione inedita dell’anno nel settore dolciario’ e premiato come il migliore di tutta la nazione dalla nota rivista Cucina Italiana. Due le versioni di Panterrone sul mercato: in grano arso con uva di zibibbo e fichi e in grano tenero con agrumi canditi del Gargano ed olive celline di Nardò (Lecce). A chi gli chiede il suo segreto Cera confessa: “la qualità delle materie prime fa la differenza“. Al Sud come al Nord.