Ricercatori della Purdue University hanno sviluppato un procedimento e’ in grado di convertire quelli che fino ad oggi erano considerati scarti della biomassa in prodotti chimici redditizi, come fragranze, profumi e persino benzina ad alto numero di ottano per macchine da corsa o aerei. La biomassa vegetale e’ costituita in gran parte da cellulosa e lignina (la molecola che da’ alle piante la loro struttura rigida); quest’ultima fino ad oggi veniva rimossa dalla biomassa e scartata. Gli scienziati sono invece riusciti a sfruttare anche la lignina: hanno utilizzato un catalizzatore chimico e calore per provocare una reazione che converte questa molecola in prodotti chimici di valore. “Siamo stati capace di prendere la lignina, che molte bioraffinerie considerano un rifiuto da bruciate per il suo calore e trasformarla in molecole ad alto valore che hanno applicazioni in profumi, aromi e carburante ad alto numero di ottano per i jet” ha detto Abu-Omar, docente alla Purdue University e tra gli autori dello studio. I ricercatori sono riusciti a rompere le molecole della lignina, ottenendo cellulosa e un liquido con due fenoli, composti aromatici usati in profumi e fragranze. Con un catalizzatore hanno poi convertito questi fenoli in carburante ad alto numero di ottano utilizzabile come benzina ‘drop-in’, in grado cioe’ di sostituire o integrare la benzina e il gasolio per l’aviazione. La ricerca e’ stata pubblicata su Royal Society of Chemistry journal Green Chemistry.