In Italia c’è ancora una fetta di popolazione, pari al 34%, fra i 16 ed i 74 anni che è ‘tecnoescluso’, cioè non ha mai usato internet e un computer. E’ quanto emerge da un’indagine di Observa che ha appena pubblicato l’Annuario Scienza, Tecnologia e Società 2015. Nonostante questo scenario, sottolinea la rilevazione, migliora nel nostro Paese l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione migliora. Il report evidenzia inoltre che l’Italia si trova al 54esimo tra i paesi preparati a fare uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire la competitività e il benessere. La maggior parte dei cittadini, inoltre, ritiene che nel nostro Paese i finanziamenti per la scienza e la tecnologia siano scarsi, un’opinione in linea con i dati Ocse. Resta, invece, sostanzialmente stabile il livello di alfabetismo scientifico degli italiani, confermando la tendenza positiva alla crescita delle conoscenze scientifiche degli ultimi anni. Un’indagine di Observa, che ha coinvolto più di 3000 studenti delle scuole secondarie, mette in luce la crescente attenzione verso questioni riguardanti la salute e l’utilità pratica della scienza. Il nostro paese, infatti, evidenzia ancora Observa, investe solo l’1,3% del Pil in ricerca e sviluppo: un dato ci vede molto indietro rispetto alla Finlandia e alla Svezia o anche alla Germania (sopra il 3%). Preso atto di questa criticità, il 73% degli italiani ritiene che sia utile, almeno come azione individuale, devolvere denaro alla ricerca, attraverso il 5 per mille o partecipando a raccolte fondi.