Il sintomo più comune del cancro osseo è il dolore o gonfiore localizzato in un punto qualsiasi dello scheletro
Il tumore alle ossa colpisce le ossa dello scheletro, composte da tre tipi di tessuti: l’osso compatto (parte più dura ed esterna), l’osso spugnoso (la zona più interna che contiene il midollo osseo da cui vengono prodotte le cellule del sangue), l’osso subcondrale (un tipo d’osso più morbido che si trova nelle articolazioni ed è coperto dalla cartilagine che ammortizza e rende possibili i movimenti articolari). TIPI: Esistono vari tipi di tumore osseo: l’osteosarcoma, che si sviluppa all’interno delle ossa; il condrosarcoma, che si origina dalla cartilagine; il sarcoma di Ewing, una particolare formazione cancerogena che nasce dai tessuti nervosi immaturi che si trovano nel midollo osseo ed i tumori ossei metastatici, che si originano da metastasi sulle ossa provenienti da tumori localizzati in altre parti del corpo. FATTORI DI RISCHIO: I fattori che possono portare all’insorgenza di tumori ossei sono: la crescita (il cancro alle ossa si presenta in età molto giovane), l’esposizione a radiazioni (alcuni tumori ossei sono una conseguenza della radioterapia), modificazioni e cambiamento dei geni oncosoppressori e alcuni fattori genetici.
SINTOMI: Il sintomo più comune del cancro osseo è il dolore o gonfiore localizzato in un punto qualsiasi dello scheletro. Tuttavia i sintomi di esordio possono variare a seconda della localizzazione e della dimensione della neoplasia: i tumori che si formano all’interno o in vicinanza di un’articolazione possono causare tumefazione e dolore localizzato alla zona colpita. Il tumore osseo può anche ostacolare i normali movimenti e indebolire la struttura ossea al punto da causare fratture dette patologiche per distinguerle da quelle dell’osso sano che accadono in presenza di traumi. Tra gli altri sintomi più generici troviamo: affaticamento, febbre, perdita di peso e anemia. DIAGNOSI: Il primo esame da effettuare è una radiografia della zona interessata, seguita eventualmente dalla scintigrafia ossea o dalla PET (tomografia a emissione di positroni), dalla TAC (tomografia computerizzata) o dalla risonanza magnetica nucleare. Questi esami strumentali sono i più importanti per la diagnosi, consentendo di valutare l’estensione della malattia e di pianificare il trattamento chirurgico e la chemioterapia. Oltre agli esami strumentali, va eseguita una biopsia ossea, consistente nel prelevare dall’area interessata un campione di tessuto che sarà inviato in laboratorio per l’esame istologico al microscopio.
CURA: Abbiamo tre possibilità terapeutiche: la chirurgia, trattamento fondamentale consistente nella rimozione del tumore e, ove possibile, di un margine di tessuto sano circostante. In alcuni casi, però, è necessaria l’amputazione parziale o totale dell’arto per garantire la completa eliminazione del tumore. La chemioterapia, invece, distrugge il cancro con farmaci antitumorali che possono essere somministrati per bocca oppure iniettati per via endovenosa o intramuscolare. Nel trattamento dei tumori ossei, i chemioterapici possono anche essere somministrati nei vasi sanguigni che irrorano la regione in cui è localizzato il tumore (chemioterapia regionale). A volte si effettua un primo ciclo di chemioterapia prima dell’intervento chirurgico (terapia neoadiuvante) per ridurre le dimensioni della massa da asportare, e si fa seguire un secondo ciclo (terapia adiuvante) per eliminare eventuali cellule maligne residue. Infine, la radioterapia, che purtroppo ha un’utilità molto limitata nel trattamento dei tumori ossei. Essa consiste nell’applicazione di radiazioni ad alta frequenza per distruggere le cellule neoplastiche e ridurre le dimensioni del tumore.
PREVENZIONE: E’ importante non sottovalutare i dolori dello scheletro che sono segnali d’avvertimento. Se essi non scompaiono dopo un certo periodo (2-3 settimane) o dopo la guarigione di un trauma sportivo, potrebbero segnalare la presenza di un tumore osseo maligno. Da numerosi studi è emerso che un ottimo aiuto naturale contro il tumore alle ossa è dato dalla vitamina A, contenuta in arance, limoni, pomodori, carote, spinaci e negli ortaggi a foglia verde. Anche l’esposizione corretta ai raggi solari è efficace contro il tumore. Quando siamo al sole, la nostra pelle produce vitamina D che contribuisce a rallentare la moltiplicazione delle cellule tumorali. Efficaci anche le foglie d’ulivo, contenenti oleuropeina, una sostanza dalle proprietà antinfiammatorie, antivirali, anticancro che funge da antiossidante naturale. Prendete 300 grammi di estratto di foglie d’ulivo per 3 volte al giorno. Ottimi anche l’aloe verde, contente aloeride, un composto chimico con proprietà antitumorali, bevendone una tazza di succo due volte al giorno, ed il tè verde, ricco di antiossidanti.