Il mixoma cardiaco è una forma tumorale primitiva (che si sviluppa nel luogo dove si è originata e non è causata da altre forme tumorali presenti in parti del corpo diverse) e benigna (le cellule di cui è composto non sono in grado di fare metastasi, ossia di provocare un processo di espansione della malattia ad altri organi del corpo). Il mixoma, così chiamato perché composto dalle cellule mixoidi, che si manifesta come una massa dalla consistenza molle e gelatinosa che può raggiungere gli 8 cm, può essere localizzato in una delle parti in cui è diviso il cuore, principalmente nell’atrio sinistro, meno in quello destro e ancora più di rado in uno dei due ventricoli.
CAUSE E COMPLICAZIONI: Ancora oggi non esiste una spiegazione di questa predominanza e non si conosce la causa della sua formazione. Esso, pur essendo benigno, se non diagnosticato e curato in tempo, può diventare pericoloso per via della sua posizione all’interno del cuore, provocando: sincopi con perdite totali dei sensi a causa di un arresto della circolazione, infarti, embolie.
SINTOMI: Il mixoma dà quasi sempre segni della sua presenza. Tra i sintomi più comuni: dolore al petto, aritmie (variazioni anche importanti del battito cardiaco), dispnea (respiro corto sia in attività che da fermi), febbre piuttosto elevata o febbricola, svenimenti e sensazioni di vertigini, perdita di peso, artralgia (dolore alle articolazioni). Un segno particolare è il cosiddetto fenomeno di Raynaud, vale a dire la cianosi e il raffreddamento specie delle estremità delle dita: la pelle tende al bianco con la pressione, col freddo oppure con lo stress.
DIAGNOSI: Se il medico sospetta la presenza di mixoma, può chiedere al paziente di sottoporsi ad indagine ecocardiografica per valutare la presenza o meno della massa tumorale ed eventualmente può ricorrere alla Tac e alla Risonanza Magnetica Nucleare, oltre che alle analisi del sangue. In presenza del tumore benigno si ha un aumento delle immunoglobuline sieriche, un aumento di globuli bianchi nel sangue, un numero di piastrine inferiori alla media e un numero di globuli rossi superiore alla media.
CURA: La terapia del mixoma richiede solitamente l’asportazione del tessuto tumorale tramite intervento chirurgico, eseguito in anestesia generale e in circolazione extracorporea perché il cuore e i polmoni devono essere del tutto immobili.
La circolazione sanguigna, di conseguenza, deve essere deviata in uno speciale apparecchio in grado di riprodurre le funzioni di questi organi. Nel corso dell’operazione, che dura 3-4 ore, la “macchina cuore-polmoni” sostituisce il cuore nel pompare il sangue e i polmoni per ossigenarli. Conclusa l’asportazione della parte malata, il cardiochirurgo ripristina la circolazione naturale e richiude il torace. L’intervento in questione è complesso e richiede una degenza di qualche settimana ma i casi di insuccesso sono altamente improbabili.