Aloe arborescens: un’eccezionale pianta medicinale

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Ecco a cosa sono dovute le sue proprietà benefiche

L’Aloe arborescens, utilizzata come pianta ornamentale nei giardini, è soprattutto un’eccezionale pianta medicinale. Le sue foglie, sono utilizzate per la preparazione di integratori alimentari, hanno proprietà drenanti e depurative, favorendo l’eliminazione delle tossine e creando una membrana che protegge le pareti intestinali, impedendo l’assorbimento di sostanze nocive; sono alleate del sistema digestivo, favorendo le fisiologiche funzionalità intestinali, stimolando la flora batterica e l’eliminazione delle componenti non necessarie e migliorando l’assorbimento delle sostanze nutritive.

ALOE ARBORESCENS COPEsse contrastano gli effetti collaterali dei farmaci sull’apparato digerente (es. acidità di stomaco, stitichezza, crampi), hanno proprietà virali e antinfiammatorie, stimolando il sistema immunitario, sono lenitive, alleviando i fastidi derivanti dalle punture di zanzare e altri insetti, meduse, perfino di ortica, scottature solari.L’Aloe arborescens ripara i tessuti e le membrane, è utile nei casi di eczemi, ferite e vesciche, ha un’azione dermoprotettiva, curando la pelle, è idratante ed emolliente. Ma a cosa sono dovute tutte queste virtù benefiche? Alle sue componenti! Le foglie, infatti, contengono antrachinoni, composti fenolici che generano un’azione lassativa, antimicrobica e favoriscono l’assorbimento delle sostanze nel tratto intestinale. In particolare, l’aloina, contenuta sotto la scorza delle foglie, inibisce la crescita delle cellule tumorali, oltre ad esplicare un’azione antinfiammatoria in caso di artrite.

ALOE ARBORESCENS 1Gli zuccheri , invece, hanno un’azione antinvecchiamento, intervengono sulle cellule responsabili della produzione di collagene il quale rende la pelle soda ed elastica; rigenerano le cellule per tutti i tipi di ferite, oltre ad intervenire sulle infezioni grazie alle proprietà antibiotiche e antibatteriche naturali. Inoltre, esplicano un’azione antinfiammatoria, riducendo il gonfiore e dolore specie nei casi di punture d’insetto, scottature solari, piccole ustioni e acne. L’Aloe arborescens contiene 20 amminoacidi essenziali per l’uomo, noti per le loro proprietà antinfiammatorie ed analgesiche, ed un notevole contenuto di vitamine A, C ed E, dal potere antiossidante, che contrastano i radicali liberi e le alterazioni del processi metabolici che provocano danni al DNA.

ALOE ARBORESCENS 3La vitamina B12, poi, è indispensabile in caso di alimentazione vegana e vegetariana, fungendo da antianemico e mantenendo l’integrità del sistema nervoso; mentre la colina è una vitamina essenziale per il fegato, dove evita l’accumulo dei grassi. Importante è il contenuto di acido folico, che interviene nella formazione dei globuli rossi e nei processi di sintesi del DNA; così come i quantitativi di calcio, essenziale per le ossa; magnesio, fondamentale per i tutti i processi biochimici; sodio, utile al mantenimento delle funzioni del sistema nervoso e funzioni cardiache; potassio, indispensabile per il normale accrescimento, per la funzionalità muscolare e per il mantenimento di un giusto ph nei liquidi corporei.

ALOE ARBORESCENS 2Inoltre, il cromo regola i livelli di zucchero presente nel sangue, favorendo la produzione di insulina; il ferro è energetico e antianemico, il manganese è utile allo sviluppo osseo e al normale funzionamento del cervello, lo zinco è coinvolto in oltre 200 attività enzimatiche, fungendo da antiossidante ed essendo indispensabile nel mantenimento della funzionalità delle membrane cellulari. Il gusto dell’Aloe arborescens è molto amaro ma migliora, addolcendola col miele. Molto noto è il preparato di Padre Romano Zago, nato in Brasile, nell’attuale comune di Progresso, l’11 aprile 1932, sacerdote dei Frati minori, professore presso il seminario di Taquari, che nel 1991 venne incaricato di prestare il proprio servizio in Israele, dove elaborò il suo preparato a base di 120 grammi di foglie intere di Aloe arborescens, 165 grammi di miele di api, 1 cucchiaio di brandy o grappa. Le foglie vanno tritate al buio ed il composto va aggiunto al miele e al brandy (o grappa). Il barattolo va conservato in frigo, tenendolo coperto con una stagnola per non far entrare la luce che annienta le proprietà della pianta. E’ consigliato mangiare 1-2 cucchiai di Aloe al mattino a digiuno per 20 giorni, smettendo per 10 giorni per poi ricominciare.

ALOE ARBORESCENS 4Il miele di api, possibilmente naturale o non troppo trattato, ha proprietà veicolare, conducendo le sostanze curative contenute nel succo di aloe fino ai recettori più remoti dell’organismo, consentendo al preparato di esercitare la sua azione benefica; mentre la grappa ha azione vasodilatatrice, allargando i vasi sanguigni e favorendo la depurazione generale dell’organismo. Il sangue viene purificato, eliminando le sostanze infiammanti. Senza alimentare false speranze in chi è malato, resta il fatto che questa ricetta continua a suscitare interesse e clamore. Le foglie vanno raccolte al tramonto o all’alba, lontane dall’innaffiamento naturale o piovano di almeno 5 giorni; vanno pulite con un panno umido ma non lavate, tagliando le spine laterali, il colletto, le punte e le parti secche o rovinate con un coltello. Il resto viene tagliato a pezzi e frullato sino ad ottenere una crema morbida e omogenea. Il vasetto va tenuto in frigo ad una temperatura non inferiore a 5° e si conserva sino a 30 giorni.

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