La scoperta si deve a un team di scienziati inglesi, portoghesi e belgi che hanno fatto un passo in avanti verso i dispositivi elettronici indossabili, dai computer ai telefoni, ai lettori Mp3
Incorporare elettrodi trasparenti e flessibili nelle fibre comunemente usate dall’industria tessile. E’ quanto sono riusciti a fare alcuni ricercatori europei, che hanno creato quello che definiscono “il primo tessuto veramente elettronico al mondo” partendo dal grafene, il materiale che promette di dar vita alla prossima rivoluzione industriale. La scoperta si deve a un team di scienziati inglesi, portoghesi e belgi che hanno fatto un passo in avanti verso i dispositivi elettronici indossabili, dai computer ai telefoni, ai lettori Mp3. “Elettrodi trasparenti e flessibili sono gia’ ampiamente usati, ad esempio in plastica e vetro, ma questo e’ il primo esempio di un elettrodo tessile davvero incorporato in un filato”, ha spiegato Monica Craciun dell’universita’ britannica di Exeter. Le possibilita’ di utilizzo, ha proseguito, “sono infinite: dai sistemi Gps tessili al monitoraggio biomedicale, dalla sicurezza personale agli strumenti di comunicazione per persone con disabilita’ sensoriali”. “Siamo circondati dai tessuti: le moquette, i sedili dell’auto, gli indumenti e gli accessori”, ha evidenziato la ricercatrice Ana Neves. “Incorporare dispositivi elettronici nei tessuti porterebbe di sicuro a una rivoluzione tecnologica”.