La salute delle mani messa a dura prova da telefonini, bricolage e sport

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In occasione della Giornata Nazionale per la salute della Mano, in programma per domani, l’Istituto Humanitas di Rozzano (Milano) lancia un decalogo per ricordare l’importanza di prendersene cura

Anche gli oggetti apparentemente piu’ innocui possono trasformarsi in nemici per la salute delle nostre mani. Dall’onnipresente telefonino, che stressa notevolmente le dita, ai piccoli incidenti domestici con il bricolage o il giardinaggio, fino agli infortuni sportivi o sul lavoro. In occasione della Giornata Nazionale per la salute della Mano, in programma per domani, l’Istituto Humanitas di Rozzano (Milano) lancia un decalogo per ricordare l’importanza di prendersene cura. Il decalogo e’ stato elaborato da Alberto Lazzerini, responsabile della Chirurgia della mano di Humanitas. L’istituto domani offrira’ inoltre visite gratuite 9.30 alle 12.00 e saranno aperte a tutti coloro che, pur accusando problemi alle mani e agli arti superiori, non si sono mai sottoposti a visite specialistiche presso l’ospedale. Come riporta il decalogo, “gli infortuni sul lavoro sono la causa piu’ frequente di lesioni per le nostre mani, e quasi sempre sono dovute ad inosservanza delle norme di sicurezza obbligatorie. Impariamo a rispettarle e facciamole rispettare”. Sugli infortuni domestici bisogna prestare attenzione all’uso improprio con strumenti come “coltelli, frullatori, apriscatole, ma anche ferri da stiro, tagliaerba, attrezzi per il bricolage, che possono provocare danni gravi”. Capitolo a parte merita la ‘whatsappite’, patologia che arriva con l’uso esagerato o scorretto dei messaggini di testo sugli smartphone, ma anche di tastiere dei computer o di videogiochi: “Puo’ provocare sovraccarico dei tendini e dei muscoli, tendiniti croniche, dolorose e difficili da risolvere. Indispensabile interrompere periodicamente l’utilizzo e lasciar riposare le mani”. Il consiglio, oltre a quello di non stressare eccessivamente le mani, e’ di “non perdere l’occasione, quando ad esempio leggiamo un libro, viaggiamo in autobus, guardiamo la TV, di eseguire semplici esercizi di mobilizzazione delle nostre mani, spesso costrette a posture scorrette prolungate a caura dei nostri impegni professionali. Non trascuriamo i segnali che le nostre mani ci mandano – conclude il decalogo – dolore, formicolio, stanchezza, possono essere segni di patologie facilmente curabili, ma che possono lasciare danni irreversibili se non trattate per tempo”.

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