È ormai ampiamente provata la stretta correlazione tra la numerosità dei fulmini all’interno di un temporale o di un ciclone e l’intensità della precipitazione
Il CESI ha elaborato le 20 regole d’oro per evitare incidenti che potrebbero essere causati dai fulmini in caso di temporali. Ecco, nel dettaglio:
In casa:
- spegnere il televisore, staccare la spina e l’antenna;
- evitare di venire a contatto con rubinetti o tubi dell’acqua e di fare la doccia o il bagno;
- non utilizzare apparecchi elettrici (ad esempio phon, ferro da stiro), non eseguire riparazioni elettriche a contatto e/o direttamente sull’impianto, e utilizzare il telefono solo in caso di urgenza.
In automobile:
- chiudere finestrini e porte o portelli e non toccare parti metalliche o l’autoradio.
Ricordiamo che l’automobile, in caso di temporale, può essere considerata un buon rifugio. È, infatti, una gabbia metallica che conduce a terra la corrente tramite le gomme bagnate. Inoltre la poca distanza dalla macchina a terra è sufficiente a innescare un arco elettrico ricreando una messa a terra sicura.
In montagna:
- prima di fare una gita informarsi sempre sulle condizioni meteorologiche;
- se si è sorpresi da un temporale già sul percorso, cercare di scendere di quota o di trovare un rifugio chiuso (non sotto alberi o punte) ed evitare assolutamente le parti “ferrate” del percorso;
- se si rimane all’aperto restare in un luogo lontano da punte o alberi e assumere una posizione accucciata.
Da tenere presente che la montagna, essendo a elevate altitudini, è un luogo molto esposto ai fulmini.
Al mare:
- non rimanere in acqua durante un temporale;
- se possibile non rimanere in spiaggia ma ripararsi in un luogo chiuso, oppure rimanere seduti o accucciati.
Nel caso che il fulmine colpisca la superficie dell’acqua, che è un buon conduttore, la corrente si disperde investendo eventuali bagnanti. La spiaggia, inoltre, è un luogo aperto e piano in cui anche un uomo in piedi può fungere da “punta”.
Al parco:
- allontanarsi dagli alberi il più possibile e trovare riparo in un luogo chiuso;
- se non si può trovare riparo, restare accucciati in un’area lontana da punte;
- se si è in bicicletta scendere di sella e allontanarsi dalla bici (se metallica).
In campeggio:
- restare in un luogo chiuso come la roulotte;
- uscire dalla tenda e trovare un rifugio chiuso ma, se si deve restare in tenda, accucciarsi e restare distanti dai pali metallici;
- evitare giochi con aquiloni o simili e di pescare con canna da pesca.
In barca:
- se si è in vicinanza di un porto andare all’ormeggio o navigare sottocosta;
- se siete in barca a vela l’albero è esposto ai fulmini quindi sistematevi lontano dallo stesso e lontano da elementi metallici;
- se è tecnicamente possibile si può buttare l’ancora facendola passare attorno all’albero e l’eventuale corrente si scaricherà attraverso l’ancora in mare;
- se il temporale non si allontana, riprendere la navigazione e cercare di portarsi velocemente in un’altra zona;
- in una barca a vela sarebbe necessario che tutte le strutture metalliche fossero ben connesse fra loro e con il bulbo, mediante cavi elettrici, in modo che il fulmine abbia sempre un percorso verso l’acqua.
Profilo di CESI – Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano
Fondata nel 1956 come centro nazionale di eccellenza per lo sviluppo delle tecnologie elettriche, CESI opera oggi in circa 40 paesi nel mondo, con un network di circa 1.000 professionisti e ricavi pari a circa 120 Milioni di Euro annui. CESI è una società indipendente partecipata da Enel, Terna, Prysmian, ABB e Ansaldo T&D. Attraverso gli uffici di Milano, Seriate, Piacenza, Berlino, Mannheim, Rio de Janeiro e Dubai, CESI fornisce servizi di prova e certificazione delle tecnologie elettromeccaniche oltreché servizi d’ingegneria e consulenza per la realizzazione e l’esercizio delle grandi infrastrutture elettriche per le utilities, gli operatori della rete di trasmissione, imprese di generazione, enti regolatori, governi e istituzioni finanziarie. CESI è anche leader nel campo dell’ambiente, della tutela del territorio, dell’ingegneria civile delle grandi infrastrutture (ponti, dighe, gallerie) avendo integrato nel 2004 il know-how e le competenze del prestigioso marchio Ismes, che dal 1947 ha contribuito alla storia dell’ingegneria civile in Italia e ha realizzato i sistemi di monitoraggio di alcune delle più importanti opere del patrimonio culturale italiano e mondiale come, tra le tante, il Cenacolo Vinciano a Milano, la Torre di Pisa, la cappella della Sacra Sindone a Torino, il Campanile di S. Marco a Venezia, S. Maria del Fiore a Firenze e il Tempio di Luxor.