I dati disarmanti sulla desertificazione: molto preoccupante la situazione del consumo di suolo in Italia
Ogni giorno in Italia si cementificano 55 ettari di aree naturali pari a 85-90 campi di calcio. Una minaccia per il nostro Paese che insieme al cambiamento climatico è all’origine di un problema, grave, come quello della desertificazione. A lanciare l’allarme è il Cnr che ha organizzato un convegno dal titolo “Siccità, degrado del territorio e desertificazione del mondo” nell’auditorium di Palazzo Italia, a Expo Milano 2015, dove l’appuntamento ha registrato il tutto esaurito.
“Il primo elemento all’origine della desertificazione è il fattore antropico, l’uso del terreno senza rispettare il territorio – ha detto Mauro Centritto, direttore dell’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Cnr – il secondo è invece il clima: i processi di degrado avvengono solo in aree aride. Dobbiamo ricordare che i cambiamenti climatici con l’innalzamento delletemperature nel bacino del Mediterraneo sono un fattore predisponente molto importante”.
La desertificazione, a differenza di quanto si è abituati a pensare, non è un problema che riguarda esclusivamente i Paesi in via di sviluppo. Un quinto del nostro Paese, infatti, è esposto a questo rischio. “E’ il Sud l’area più coinvolta – spiega Centritto – con la Sicilia interessata per il 70%, la Puglia per il 57%, il Molise col 58% e poi a seguire Basilicata, Sardegna, Campania. Noi perdiamo circa 5-6 metri quadrati al secondo di terreno agricolo. Sono numeri impressionanti”.
Di qui la necessità di inserire il tema del consumo del suolo nell’agenda politica. “La lotta alla desertificazione è complessa e vede partecipi in prima istanza le componenti scientifiche impegnate nella moderna agroecologia – afferma Centritto – Ma da sole queste misure non bastano, bisogna coinvolgere le comunità rurali, la società e anche i privati. La desertificazione è un grosso rischio ma può trasformarsi in una buona occasione per le bioeconomie e quindi i privati sono molto importanti accanto alla presenza delle istituzioni”.
A livello mondiale la siccità colpisce il 41% della superficie terrestre colpendo circa 2 miliardi di persone. Di questi il 72% ricadono in Paesi in via di sviluppo. Un problema che riguarda da vicino anche i Paesi più sviluppati, non solo perché il fenomeno avanza e sta arrivando al cuore dell’Europa mediterranea ma anche perché provoca instabilità e conflitti. Per dirla con le parole di un relatore del convegno “la desertificazione è un biglietto di sola andata per la povertà assoluta”.