Per la prima volta, 20 anni fa, il presidente Bill Clinton parlò ufficialmente dell’Area 51
Della sua esistenza se ne parlava già da tempo, ma il governo degli Stati Uniti non si era mai espresso in merito alla famigerata Area 51. Risale al 29 settembre del 1995 il primo riferimento all’area in questione, in un documento ufficiale firmato dall’allora presidente Bill Clinton, che riferendosi a “una zona da molti conosciuta come Area 51”, ne ufficializzò l’esistenza.
Essendone stata tenuta segreta soprattutto la funzione, si è da sempre ipotizzata ogni possibile teoria in merito, perlopiù di natura fantascientifica. A prendere piede, tra i cultori dell’ufologia, l’ipotesi che nell’Area 51 fossero stati nascosti esemplari di navicelle spaziali e creature aliene, arrivate sulla Terra direttamente dallo spazio.
Il primo a parlare di questa base militare è stato proprio Clinton, togliendo il tabù che vigeva sull’argomento. Il 14 luglio 2003, poi, il governo degli Stati Uniti ha nuovamente ammesso l’esistenza della base militare, posta nel deserto del Nevada, definendola “località operativa” dell’aeronautica militare dove verrebbero sviluppate nuove apparecchiature militari segretissime, ma senza fornire altre indiscrezioni in merito alle funzioni della base stessa. Quel che è certo è che sull’Area 51 sia il traffico aereo civile che quello militare convenzionale sono ristrettissimi, se non vietati. Stazioni radar e sistemi di sicurezza la proteggono da occhi indiscreti e personale non autorizzato, che in caso di accesso può incorrere nell’arresto per violazione di proprietà privata governativa.
La sua funzione sarebbe quindi prettamente militare e di natura riservatissima, da qui il silenzio che l’ha sempre circondata. Ma proprio per questo le fantasie di molti si sono susseguite negli anni fino a fondersi con la realtà. Alcuni ufologi, ad esempio, sono convinti che il governo degli Stati Uniti avrebbe avuto contatti con creature extraterrestri, in particolare dopo quello che viene definito incidente di Roswell. Nel 1947, infatti, nell’omonima cittadina del New Mexico si è verificato lo schianto di quello che le autorità dell’epoca hanno definito “pallone sonda” appartenente alla United States Air Force. L’idea diffusa dagli ufologi, invece, come anche da molti giornalisti, era che si trattasse di un UFO, tenuto nascosto dal governo statunitense per motivi di sicurezza. Sempre secondo queste teorie, i materiali extraterrestri recuperati dai militari americani, tra cui anche i cadaveri di alcuni alieni, sarebbero stati portati proprio nell’Area 51. E a pensarla così non furono solo pochi fanatici, ma la teoria ancora oggi sostenuta, è stata anche pienamente appoggiata dall’ex ministro alla difesa canadese Paul Hellyer.
Persino una della serie televisive più conosciute in materia di alieni, ovvero X-Files, si è ispirata proprio alla leggenda sorta intorno a questa misteriosa base militare. Lo Stato del Nevada, avendo fin da subito intuito il potenziale turistico che poteva derivarne ha, tra le altre cose, rinominato la statale che corre proprio vicino all’Area 51 con il nome di “The Extraterrestrial Highway” ponendovi dei cartelli che definire fantasiosi potrebbe persino sembrare un eufemismo.