Accadde oggi: nel 1938 “un’invasione aliena”, milioni di americani in preda al panico

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Nel New Jersey le autostrade si bloccarono a causa di centinaia di persone in fuga, molte delle quali correvano in cerca di maschere antigas

Sono le 20:00 del 30 ottobre 1938. Negli USA, la Columbia Broadcasting System e le sue stazioni affiliate mandano in onda una trasmissione radiofonica giornaliera che, quella sera, è destinata a passare alla storia. Dietro al microfono della radio c’è il 23enne Orson Welles il quale, all’improvviso, annuncia l’invasione degli alieni e lo scoppiare di scene di guerra in tutti gli Stati Uniti, terrorizzando milioni di americani. Per rendere ancora più realistica la messinscena viene anche arruolato un abile cronista che descrive un extraterrestre mentre esce dalla sua navicella spaziale a forma di cilindro: “Santo cielo, qualcosa di guizzante è uscita dall’ombra come un serpente grigio. Sembrano tentacoli ma … posso vedere il corpo della cosa adesso. E’ grande, grande, come un orso. Brilla come cuoio bagnato. Ma quella faccia, è … è … signore e signori, indescrivibile. Riesco a malapena a sforzarmi di continuare a guardarlo, è così terribile. Gli occhi sono neri e brillano come un serpente. La bocca è a forma di V con la saliva gocciolante dalle sue labbra che sembrano vibrare e pulsare“. Welles, da abile regista, usa anche degli effetti sonori per rendere il tutto più realistico e annuncia che gli alieni stanno rilasciando del gas tossico per sconfiggere i terrestri.

467_1Ovviamente era tutta una finzione. Si trattava solo di una drammatizzazione radiofonica molto realistica di un’invasione marziana sulla Terra, messa in atto per promuovere l’imminente uscita del film che avrebbe siglato il successo di Welles, “La guerra dei mondi”. Ma lo scherzo andò ben oltre le aspettative: nel New Jersey le autostrade si bloccarono a causa di centinaia di persone in fuga, molte delle quali correvano  in cerca di maschere antigas. Una donna, in una chiesa di Indianapolis, si precipitò tra i fedeli riuniti per una funzione serale e li avvertì che New York era stata distrutta dai marziani. Quando si seppe cosa stava accadendo, l’executive della CBS Davison Taylor si fiondò in camera di registrazione urlando: “Per Dio, interrompi questo coso! Là fuori la gente è impazzita!“. Welles cercò dunque di tranquillizzare gli ascoltatori e la trovata geniale gli costò  non poche critiche.

wellesdailynewsL’iniziativa, però, nonostante l’allarmismo, si rivelò vincente, dato che la trasmissione fu un ottimo trampolino di lancio per il film in uscita e per lo stesso Orson Welles: è solo di tre anni dopo, infatti, il suo “Citizen Kane”, uno dei più grandi capolavori della storia del cinema.

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