Allerta Meteo, forte maltempo in arrivo all’estremo Sud, Calabria e Sicilia a rischio. L’analisi tecnica

MeteoWeb

Il forte maltempo ora punta il sud, ed in modo particolare Calabria e Sicilia che rischiano di fare i conti con piogge molto abbondanti

Dopo aver duramente colpito la Campania, ed in modo particolare l’area del Sannio, vicino il confine fra Molise e Puglia nord-occidentale, ora il grosso del maltempo comincia a scivolare verso sud, coinvolgendo più direttamente regioni come il sud della Campania, l’ovest della Basilicata, la Calabria e la Sicilia, dove si attendono precipitazioni veramente consistenti. La linea di separazione di masse d’aria diverse, che individua la “banda baroclina” in cui l’aria più fredda che scivola lungo il bordo più orientale del promontorio anticiclonico atlantico, che dalle Azzorre si estende fino al Regno Unito e alla Francia, si contrappone con il modesto flusso dai quadranti meridionali presente sui mari dell’Italia meridionale, tende a spostarsi verso sud, con il proprio asse principale disteso in corrispondenza dal basso Tirreno.

La "banda baroclina" attualmente posizionata fra medio e basso Tirreno
La “banda baroclina” attualmente posizionata fra medio e basso Tirreno

Proprio in corrispondenza di quest’area, fra Sardegna e coste della Calabria tirrenica, si genererà un area di confluenza che innescherà forti moti convettivi e le associate intense precipitazioni che investiranno gran parte del centro-sud, a cominciare dalla Campania, Basilicata, Molise, nord Puglia, Calabria e in seguito pure la Sicilia. Inoltre il transito in quota di un ramo del “getto sub-tropicale”, in scorrimento con massimi di velocità sopra l’Atlante Algerino e il Canale di Sicilia, già dalla prossima notte inasprirà l’attività convettiva sul mar Tirreno, spingendo i principali nuclei temporaleschi sulle regioni meridionali, con un maggiore coinvolgimento della Basilicata e Calabria tirrenica, e dalla nottata pure della Sicilia settentrionale che vedrà piogge veramente abbondanti, almeno fino alla giornata di giovedì.

POPLEX.2015293.aqua.1kmIn queste situazioni, soprattutto nella stagione autunnale, in un contesto energetico molto elevato, il passaggio in alta quota della “getto sub-tropicale” determinerà un netto rinvigorimento della divergenza in quota, rafforzando notevolmente l’attività convettiva, con lo sviluppo di intensi “Clusters temporaleschi” che verranno ingrossati dal calore latente fornito dall’ancora calda superficie marina del Tirreno e dalla presenza di una ventilazione meridionale nei medi e bassi strati. Questo processo renderà la fascia di intensa instabilità “baroclina” stazionaria per molte ore, nell’asse compreso fra la Sardegna e la Calabria, contribuendo ad autoalimentare il continuo sviluppo di sistemi convettivi “Multicellulari” che continueranno ad apportare persistenti e diffuse precipitazioni su tali aree, con apporti che in appena 24 ore hanno sfondato la soglia dei 100-150 mm, con accumuli localmente superiori (anche oltre 200 mm) sulle aree pedemontane della Calabria e sul nord della Sicilia, dove le forti precipitazioni potrebbero creare dei disagi.

Il passaggio del "getto sub-tropicale" con un "Jet Streak" a sud della Sicilia che rinvigorisce la ciclogenesi
Il passaggio del “getto sub-tropicale” con un “Jet Streak” a sud della Sicilia che rinvigorisce la ciclogenesi

La fase più acuta di questa severa ondata di maltempo si avrà proprio domani, causa la sovrapposizione di una saccatura, in ingresso dalla Francia, sopra l’estesa “banda baroclina” e l’associato fronte stazionario al suolo. Sarà proprio l’ingresso di questa saccatura in quota, sopra la “banda baroclina” posizionata sul basso Tirreno, ad accendere la miccia per l’innesco di un processo ciclogenetico sui mari che circondano l’Italia meridionale, fra Canale di Sicilia e Ionio. Come accade sovente in questo tipo di configurazioni una anomalia positiva della “vorticità potenziale isoentropica”, generata dal passaggio dell’asse di saccatura in quota (500 hpa), sovrapponendosi alla “banda baroclina” presente nei bassi strati indurrà la formazione di una circolazione ciclonica, generandone una deformazione ad onda termica nei bassi strati. Conseguentemente a questa prima “forzante” l’avvezione calda ad est del minimo barico determinerà una anomalia di temperatura potenziale positiva, mentre ad ovest del minimo l’avvezione fredda, in scivolamento da NE (flusso “retrogrado”), determinerà una anomalia di temperatura potenziale negativa.

Lo schema che raffigura il processo ciclogenetico secondo secondo l’”IPV-thinking“
Lo schema che raffigura il processo ciclogenetico secondo secondo l’”IPV-thinking“

Lungo la linea di demarcazione tra le due avvezioni nei bassi strati si genererà una intensificazione della circolazione depressionaria che andrà quindi ad interagire in quota con l’anomalia positiva di vorticità potenziale. Quest’ultima, a sua volta, raggiungerà più facilmente la circolazione “baroclina” nei bassi strati, forzandola per una seconda volta. L’effetto sinergico della circolazione a due livelli determinerà una mutua amplificazione che si estenderà a tutta la colonna d’aria ed evolverà in una ciclogenesi strutturata nei medi e bassi strati. Nella giornata di domani l’ulteriore espansione, in senso zonale, dell’anticiclone delle Azzorre verso la Francia, il Belgio, l’Olanda e la Germania, con un cuneo a nord delle Alpi, avrà il merito di spingere il flusso più freddo “retrogrado”, attivo sul bordo orientale della struttura anticiclonica, verso latitudini più meridionali, facendolo penetrare sul bacino centrale del Mediterraneo tramite la porta delle Alpi Dinariche, dove si attiverà una sostenuta, a tratti intensa, ventilazione dai quadranti nord-orientali che supererà la soglia d’attenzione fra il medio-alto Adriatico, il Tirreno centro-meridionale e lo Ionio.

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-westernEuropeLa spinta dell’anticiclone oceanico fin verso il centro Europa, inoltre, favorirà anche il definitivo isolamento di una depressione extratropicale a carattere freddo, sul medio Tirreno, che verrà alimentata in quota da una intensa avvezione di vorticità positiva indotta dal passaggio del “getto sub-tropicale”, sul lato meridionale della circolazione ciclonica, mentre un ramo derivato del “getto polare” in uscita “retrograda” dai Balcani, borderà il sistema sul lato settentrionale e occidentale, acuendo la vorticità positiva e quindi favorendo un approfondimento della ciclogenesi che entro fine scadenza (mercoledì) si sposterà sullo Ionio, esaltando il carico precipitativo sulle coste ioniche di Calabria e Sicilia per il “forcing” orografico imposto dai venti da NE ed E-NE. In particolare le coste del crotonese, catanzarese, reggino ionico e messinese potranno vedere gli accumuli pluviometrici più abbondanti, con picchi fino a 150-200 mm.

PPVJ8999Questa giovane depressione extratropicale trovandosi lungo l’uscita sinistra del “getto polare”, e venendo toccata più a sud dal “getto sub-tropicale” che presenterà anche un “Jet Streak”, rischia di approfondirsi sensibilmente nel corso di mercoledì, muovendosi verso il basso Tirreno, in direzione dello Ionio, con un elevato quanto ristretto “gradiente barico orizzontale” che favorirà un ulteriore intensificazione della ventilazione nord-orientale e settentrionale, nei bassi strati, fra le regioni adriatiche, quelle tirreniche (grecale) e l’estremo sud (tramontana), dove i venti a tratti supereranno la soglia d’attenzione. Questa ventilazione settentrionale spingendo aria decisamente più fredda di matrice continentale, aspirata direttamente dai Balcani e dalla pianura Ungherese, determinerà anche un marcato calo termico, molto sensibile a partire dalle giornate di mercoledì e giovedì al sud e in Sicilia. Per monitorare la situazione in tempo reale, ecco le pagine del nowcasting:

Condividi