Frutti del Diospyros kaki, i cachi sono lassativi, diuretici, energetici, antinfiammatori e antiemorragici
I cachi sono i frutti del Diospyros kaki, un albero appartenente alla famiglia delle Ebanaceae, divenuto simbolo di pace nel secondo dopoguerra in quanto si narra che solo pochi alberi sopravvissero alla devastante esplosione atomica di Nagasaki. Chiamato “Mela d’Oriente” , “loto del Giappone” o “cibo degli Dei”, tale albero, il cui nome letteralmente significa “frumento di Giove”, produce frutti dal sapore dolcissimo, gustosi, originali.
Tante sono le proprietà benefiche dei cachi. Questi frutti, nonostante siano abbastanza calorici, pertanto non consigliati a chi intende seguire diete ipocaloriche, è in sovrappeso o è diabetico; grazie al loro contenuto di fibre solubili hanno proprietà lassative, regolando i livelli di colesterolo nel sangue e, avendo un PH leggermente alcalino, neutralizzano l’acidità dei succhi gastrici, venendo consigliati in caso di gastrite. Inoltre, grazie al potassio, favoriscono la diuresi; sono energetici, utili a bambini, anziani e sportivi, sia prima dell’allenamento per fornire loro energia immediatamente disponibile, che dopo, per rifornire l’organismo dei Sali minerali persi con la sudorazione.
Contenendo vitamina C rafforzano le difese immunitarie, contrastando raffreddore e mal di gola, grazie alle catechine hanno proprietà antinfettive, antinfiammatorie e antiemorragiche, impedendo il sanguinamento dei piccoli vasi sanguigni. I cachi contrastano i radicali liberi, prevengono la degenerazione maculare, sono preziosi contenitori di acido folico, utilissimo in gravidanza, contrastano spossatezza, stress psico-fisico, inappetenza; depurando e rimineralizzando l’organismo.
Come gustarli? La polpa gelatinosa può essere mangiata con un cucchiaio, oppure sotto forma di centrifugati, marmellate, macedonie o per insaporire lo yogurt. In Giappone i cachi sono impiegati per la preparazione di vini a bassa gradazione alcolica e per la realizzazione del sakè. E’ bene acquistare i frutti leggermente acerbi, facendoli maturare in casa a temperatura ambiente, lasciandoli vicino a frutti che sviluppano etilene (es. mele e pere).