“Dobbiamo sfruttare al massimo la Stazione Spaziale Internazionale e le possibilità di sperimentazione che ci offre”
Sfruttare la Stazione Spaziale Internazionale almeno per altri dieci anni perche’ e’ un avamposto per il futuro dell’esplorazione. Ne e’ convinta Samantha Cristoforetti, prima astronauta italiana donna, che dal Museo delle Scienze di Trento (Muse) inizia il suo Post Flight tour, che la portera’ in giro per l’Italia nelle prossime settimane a raccontare la sua esperienza di 200 giorni tra stelle. “Dobbiamo sfruttare al massimo la Stazione Spaziale Internazionale e le possibilita’ di sperimentazione che ci offre, sia per applicazioni pratiche sulla terra, come ad esempio in campo medico, che per avere competenze sempre piu’ avanzate nei viaggi aerospaziali”, ha detto l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e capitano dell’Aeronautica Militare. AstroSamantha ha risposto alle domande dei giornalisti, parlando anche delle prospettive future. Come l’arrivo di sonde e strumentazioni su Marte con le missioni ExoMars, argomento di cui ha parlato anche il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston, che ha affiancato Cristoforetti nel corso dell’incontro al Muse. “Si tratta di missioni di importanza vitale per le prospettive dei viaggi nello spazio. L’Italia – ha osservato Battiston – ha un ruolo importante, che ci consentira’ di far partire dei robot per l’esplorazione entro aprile 2016”. Il viaggio per arrivare sul pianeta rosso durera’ circa un anno e mezzo e sara’ seguito da un’altra missione, che partira’ invece nel 2018, quando sul pianeta rosso si posera’ un robot con un ‘trapano’ di fabbricazione italiana.