Accadde oggi: nel 1814 nasce Adolphe Sax

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Nasceva, 201 anni fa, il padre del sassofono. E oggi anche il motore di ricerca Google gli ha dedicato una serie di Doodle

A 201 anni dalla nascita di Adolphe Sax, avvenuta il 6 novembre 1814 a Dinant, in Belgio, anche Google ha voluto rendere omaggio all’inventore del sassofono con un Doodle interamente dedicato allo strumento musicale brevettato nel 1846. Il motore di ricerca celebra così il padre del “Sax” con 5 Doodle diversi che cambiano ogni volta che si aggiorna la pagina. La sagoma dell’artista belga si muove tra le lettere della homepage, mentre suona il celebre strumento musicale a cui ha dato il nome.

saxSax, primo di 11 fratelli, ereditò la passione del padre, Charles-Joseph, nella costruzione di strumenti musicali e cominciò fin da giovane: a soli 16 anni riuscì ad esporre flauti e clarinetti in ebano all’Esposizione Industriale Belga, interamente creati con le sue mani. Dal 1828 iniziò anche a studiare flauto, clarinetto ed armonica alla “Ecole Royale de Musique”, a Bruxelles. A 20 anni brevettò un nuovo modello di clarinetto basso. Qualche anno dopo si trasferì a Parigi dedicandosi a tempo pieno ai suoi strumenti, e soprattutto a una famiglia di ottoni a pistoni brevettati poi nel 1843. I suoi strumenti, rispetto agli altri simili utilizzati a quel tempo, erano nettamente superiori e vennero chiamati “saxhorns”.

sax3L’invenzione che lo rese celebre fu comunque il sassofono, una sorta di “ibrido” tra clarinetto, oboe e flauto. Da quell’invenzione in poi, la vita di Sax cambiò completamente: pur continuando la sua attività, altri fabbricanti di strumenti lo boicottarono, mettendogli i bastoni fra le ruote e portandolo per ben due volte alla bancarotta. Arrivarono persino a causare incendi dolosi all’interno della sua azienda, intimorendo i 200 dipendenti fino a costringerli a licenziarsi; venne aggredito fisicamente diverse volte e dovette subire numerosi processi, nei quali veniva trascinato dai costruttori concorrenti.

sax4Ma la sfortuna di Adolphe non si fermò qui, dato che fu persino colpito da un cancro al labbro superiore, dal quale pare fosse riuscito a guarire grazie ad una pianta indiana. Dopo tutte queste vicissitudini, come accade purtroppo a molti di coloro che hanno inciso il proprio nome negli annali della storia, morì in miseria nel 1894 a Parigi e fu sepolto nel Cimitero di Montmartre.

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