Siamo a Penne, un’antichissima e magnifica città d’arte, ricca di storia e cultura, chiamata “città del mattone” per l’abbondante uso dei mattoni sia nelle costruzioni che nella pavimentazione di ripidi e stretti vicoli che caratterizzano il suo centro storico. Quest’incantevole borgo abruzzese in provincia di Pescara ha una storia molto intricata che, per molti decenni, segue quella del popolo italico dei Vestini. Città preromana, così chiamata per la particolare conformazione del suo centro abitato, a forma allungata, collocato strategicamente su 4 colli (Colle Sacro, Colle Romano, Colle Castello e Colle Cappuccio), Penne si alleò coi Sanniti e, successivamente, con i romani.
Inclusa poi nel Ducato Longobardo di Spoleto, venne trasformata in un vivace e fiorente centro all’epoca del dominio di Carlo Magno,per poi passare sotto il controllo dei Normanni e sotto le dominazioni di Svevi e Angioini. Attorno al 500’, il territorio di Penne venne donato a Margherita d’Austria, figlia di Carlo V e questo fu il suo periodo di massimo splendore. Per poter conoscere meglio Penne, considerato uno dei borghi più belli d’Italia, è quasi d’obbligo una sosta al Museo Archeologico, situato all’interno del Palazzo Vescovile, adiacente al duomo, ripercorrendo così con dovizia di particolari la storia millenaria della città. E’ questa l’occasione per apprezzare il lavoro di Giovan Battista Leopardi, barone cui il Museo è intitolato, che spese la propria vita a recuperare, catalogare e studiare i vari reperti che rinveniva nelle sue “campagne di scavo” in area vestina Imperdibile il Duomo, dedicato a San Massimo, la più antica chiesa della città, ricostruita in stile romanico dopo la Seconda Guerra Mondiale dopo i micidiali bombardamenti del 1944.
Oltre alla cripta, è doverosa una tappa al Museo Civico Diocesano che, proseguendo la storia di Penne iniziata nel Museo Archeologico, si addentra nelle epoche meno remote, conservando arredi sacri, argenti, sculture, quadri e affreschi, con una sala dedicata ai Cavalieri di Malta i quali avevano una chiesa in città, quella di San Giovanni Battista, oggi in fase di restauro. Passeggiando per le viuzze d’impianto medievale, una tappa in piazza Luca da Penne per la visita alla chiesa di San Domenico. Da vedere anche l’ex chiostro in cui attualmente ha sede il Comune; il Cortile Romanico in via delle Rimesse, per non parlare di Forte Manente, in cui si conserva una delle più importanti fontane della città medievale, nella cui struttura erano utilizzate due cisterne romane. Discendendo, si può uscire da Porta della Ringa in cui, poco distante, vi è un Ninfeo di epoca romana che può essere visitato solo su richiesta e permesso, essendo di proprietà privata. Incantevole la Riserva Naturale Lago di Penne, che si estende per 150 ettari nel territorio comunale di Penne, in cui prevale un microclima lacustre con zone umide e stagni caratterizzati da vegetazione ripariale, con un’alternanza di zone antropizzate Il lago, situato tra il Gran Sasso e la Majella,è un bacino artificiale realizzato da un restringimento della vallata dei fiume Tavo. La fauna è caratterizzata dalla presenza di molte specie di uccelli: la Nitticora,che è anche il simbolo della riserva naturale, l’airone rosso e il falco pescatore oltre a numerosissime altre specie stanziali e migratrici. Nelle acque del lago vivono cavedani, persici reali, carassi, lucci e carpe.