La Slovacchia e’ l’ultimo dei paesi dell’Europa centrale ad inviare un proprio satellite nello spazio. Nel maggio di quest’anno, annuncia l’agenzia “Tasr”, verra’ inviata in orbita terrestre la sonda slovacca Skcube, il cui lancio avverra’ dalla stazione Vandenberg in California tramite un missile Falcon 9, costruito dalla societa’ statunitense SpaceX. Il satellite, presentato oggi a Bratislava, sara’ controllato a distanza dalla Slovacchia. “Piu’ di quattro anni fa abbiamo iniziato a pensare l’invio di un satellite slovacco, oggi possiamo assicurare che fra pochi mesi questo obiettivo sara’ raggiunto. Si tratta di un enorme passo per la nostra nazione. Volevamo dimostrare che la Slovacchia ha il potenziale per fare questo tipo di progetti e che l’aerospazio non e’ un campo in cui opera solamente la Nasa. Ci siamo riusciti”, ha detto il presidente dell’Organizzazione slovacca per le attivita’ aerospaziali (Sosa), Jakub Kapus. Skcube e’ un piccolo satellite di forma cubica, ha i lati di 10 centimetri per un chilogrammo di peso. La sua orbita di lavoro sara’ a 450-720 chilometri dalla superficie terrestre, ruotera’ attorno al pianeta alla velocita’ di 28 mila chilometri all’ora, compiendo una rivoluzione ogni 90 minuti. “Questi satelliti sono ottimi strumenti per aiutare l’organizzazione Sosa ad acquisire esperienza e know-how. Si tratta di una buona piattaforma per piccoli esperimenti”, ha spiegato Kapus. Il satellite Skube e’ provvisto di un computer di bordo, di sistemi di alimentazione e comunicazione, di una piccola telecamera e di uno strumento per la ricezione di onde radio provenienti dalle profondita’ dello spazio. Secondo gli sviluppatori del Sosa il satellite dovrebbe quasi certamente entrare in orbita quest’anno a maggio. L’organizzazione Sosa e’ titolare del progetto, iniziato nel 2012, a cui si sono affiancati l’universita’ di Zilina e il politecnico di Kosice. Lo sviluppo del satellite e’ inoltre sostenuto dal governo, dal ministero della Pubblica istruzione e dal ministero dei Trasporti.