San Valentino: Verona invita gli innamorati a rivivere il mito di Romeo e Giulietta

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Verona, considerata la città degli innamorati fin dai tempi di William Shakespeare che ha raccontato il tragico amore di Romeo e Giulietta, oggi, 400 anni dopo la morte dell’autore, ha organizzato un bacio pubblico “che dura un minuto”. L’appuntamento per tutti gli innamorati è stato nella piazza dei Signori, addobbata con un grande cuore rosso per segnare l’epicentro del programma di attività in occasione di San Valentino. Questa è la dodicesima edizione del ‘Verona in Love’, che quest’anno è stata ‘rafforzata’ in coincidenza con il quarto centenario della morte del più famoso ambasciatore della città: William Shakespeare. Il Comune di Verona ha deciso di onorare la memoria dello scrittore con una festa progettata per intrattenere e coinvolgere le molte coppie che in questi giorni scelgono la città come destinazione turistica. “L’obiettivo è quello di riunire in un unico festival varie iniziative culturali, sociali, sportivi e territoriali che ruotano attorno al mito di Romeo e Giulietta e al tema di amore”, ha detto l’assessore al Turismo, Marco Ambrosini. Il festival offre visite ai principali luoghi ricreati dal drammaturgo, come casa di Giulietta, una locanda del XIII secolo dove ha vissuto la famiglia dei Capuleti, la cui inimicizia con i Montecchi ha ispirato Shakespeare. Gli organizzatori del programma propongono anche visite guidate ai siti culturali, teatrali, eventi musicali e sportivi, escursioni, nonché presentazioni di libri e degustazioni di prodotti tipici. Ma l’amore per Verona è anche un business. “Basti pensare alle centinaia di migliaia di turisti che vengono ogni anno in città per vedere i luoghi del mito, come la casa o la tomba di Giulietta e Romeo”, ha detto l’assessore. E, infatti, Verona è una delle città italiane che attira più turisti anche per approfondire questo mito immortale, inserire un messaggio sul balcone o fermarsi davanti alla scultura di Giulietta e toccare il suo seno destro, come vuole la tradizione, per avere fortuna nell’arte di amare.

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