Accadde oggi: nel 1999 assolto il colpevole della strage del Cermis

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L’incidente della funivia del Cermis, conosciuto come strage del Cermis, avvenne il 3 febbraio 1998 nei pressi di Cavalese, località sciistica delle Dolomiti a 40 km nord-est di Trento. Un aereo militare statunitense, violando i regolamenti e volando a una quota troppo bassa, tranciò il cavo della funivia del Cermis, in Val di Fiemme, facendo precipitare la cabina e uccidendo i 20 occupanti. La vicenda aprì un difficile caso giudiziario tra Italia e Stati Uniti e il 4 marzo 1999, con una sentenza a sorpresa, la corte marziale ha assolto il pilota Richard Ashby. Solo nel 2012, poi, l’altro pilota Joseph Schweitzer, confessò di aver distrutto al suo ritorno alla base il nastro video che avrebbe consentito di svelare la verità sull’incidente, cioè che i due volavano basso per puro divertimento e per fare foto e video sa portare in patria. Il pilota, il capitano Richard J. Ashby e il suo navigatore, furono sottoposti a processo negli Stati Uniti e assolti dalle accuse di omicidio preterintenzionale e omicidio colposo.

cermisNella strage morirono i 19 passeggeri e il manovratore: tre italiani, sette tedeschi, cinque belgi, due polacchi, due austriaci e un olandese. Nel febbraio 1999 il Senato degli Stati Uniti stanziò circa 40 milioni di dollari per risarcire i familiari delle vittime e per la ricostruzione dell’impianto di risalita, ma il ministro della difesa William Cohen non confermò lo stanziamento. I risarcimenti furono quindi a carico della Provincia Autonoma di Trento e del governo Italiano, che stanziò 50mila euro per ogni vittima ed intervenne per finanziare la ricostruzione dell’impianto di risalita. Il denaro venne poi rimborsato alla provincia dallo Stato italiano nel 2004.

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