Allerta Meteo 1° maggio: violenta “maestralata” in arrivo, in Sardegna venti forza 9 per effetto “channelling”

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Come avevamo anticipato già da giorni l’ampia circolazione depressionaria, da giorni preesistente sull’Europa centrale, cominciando a colmarsi sta gradualmente evolvendo in una saccatura, con “gradiente barico” piuttosto “lasco”, che tende ad allungarsi con il proprio asse più meridionale verso la Corsica e il mar Ligure. L’asse di questa saccatura a carattere freddo, venendo pressato da ovest da un “tilting” verso il Canale della Manica e la Francia dell’imponente promontorio anticiclonico delle Azzorre, tenderà ad entrare in fase di “stretching”, con la propagazione di una saccatura fino al cuore del Mediterraneo centrale. Nel corso della prossima serata l’affondo di questa saccatura si accompagnerà all’ingresso di una moderata avvezione di aria fredda, di origine polare marittima, che dalla Francia, tramite la valle del Rodano, scivolerà sul bacino centrale del Mediterraneo attraverso l’ingresso di forti venti di maestrale. Il ramo più meridionale di questa saccatura, già entrato in fase di “stretching”, evolverà rapidamente in un “CUT-OFF” che la prossima notte andrà a posizionarsi sul mar di Corsica, salvo poi cominciare a scivolare verso il Tirreno centrale entro il pomeriggio di domani.

zt500z1_web_29L’isolamento di questo nuovo e giovane “CUT-OFF”, tra la Sardegna e il Tirreno centrale, causerà l’inasprimento del “gradiente barico orizzontale” lungo il bordo occidentale della depressione mediterranea, che diventerà molto marcato, specialmente fra l’area del Golfo del Leone, il mar di Sardegna e il Canale di Sardegna, dove si attiveranno forti venti di maestrale che nel corso del pomeriggio di domani, grazie anche al notevole effetto “channelling”, l’effetto orografico di canalizzazione delle masse d’aria, che si andrà a creare lungo l’imboccatura più meridionale della valle del Rodano, diverranno burrascosi, fino a raggiungere forza 8-9 della scala Beaufort nel tratto di mare compreso fra il Golfo del Leone e il mare ad est delle Baleari.

zt500z1_web_31Difatti, come capita sovente in questo tipo di configurazioni bariche, la temporanea spinta del promontorio anticiclonico azzorriano, con un debole cuneo in direzione della Francia, inspessirà ulteriormente il presente “gradiente barico orizzontale”, con un conseguente infittimento delle isobare fra le Baleari e la Sardegna.

L'effetto "channelling" lungo l'imboccatura meridionale della valle del Rodano, secondo il modello Lamma possibili picchi fino a forza 9-10 Beaufort
L’effetto “channelling” lungo l’imboccatura meridionale della valle del Rodano, secondo il modello Lamma possibili picchi fino a forza 9-10 Beaufort

Questa netta contrapposizione barica, ulteriormente acuita dalla spinta del promontorio anticiclonico azzorriano in direzione della Francia, già dalla mattinata di domani genererà la rapida attivazione di forti e rafficosi venti di maestrale che dopo aver attraversato la Francia centrale e la Guascogna s’incanaleranno dentro la valle del Rodano, dove accelereranno ulteriormente per l’effetto “channelling”, per poi versarsi con forza sul Golfo del Leone, propagandosi molto velocemente al mar delle Baleari, mar di Corsica e mar di Sardegna, con burrasche da NO che raggiungeranno forza 8–9 della scala Beaufort.

La propagazione della "maestralata" ai mari che circondano la Sardegna e al Tirreno più occidentale
La propagazione della “maestralata” ai mari che circondano la Sardegna e al Tirreno più occidentale

Visto l’approfondimento del “CUT-OFF” lungo il medio Tirreno e la conseguente compressione del “gradiente barico orizzontale” tra il mar di Sardegna e le Baleari, le burrasche da NO potranno risultare anche piuttosto intense sul mar di Corsica e mar di Sardegna, con raffiche capaci di toccare temporaneamente anche i 90-100 km/h sul mar di Corsica e mar di Sardegna. Le raffiche più forti nel pomeriggio di domani dovrebbero sferzare proprio l’area di mare poco ad est dell’isola di Minorca, direttamente esposta all’impetuoso flusso eolico da N-NO prodotto dall’effetto “channelling” della valle del Rodano.

rh500z1_web_15Durante il pomeriggio e la serata di domani i forti venti di maestrale, in uscita dal Rodano, raggiungeranno il Canale di Sardegna, fino alle coste occidentali e meridionali dell’omonima isola, che dalla tarda mattinata verranno spazzate da forti raffiche da O-NO e NO, capaci di raggiungere picchi di oltre i 70-80 km/h. Ma localmente, nei punti maggiormente esposti delle coste sarde meridionali, come nell’area di Capo Carbonara, durante l’irrompere delle burrasche da NO e O-NO, nelle fasi clou si potranno lambire punte di oltre 100 km/h.

v10m_014In serata e della nottata successiva i forti venti da NO e O-NO, dopo aver interessato la Sardegna, si propagheranno velocemente al Canale di Sardegna e all’alto Canale di Sicilia, con una componente da O-NO che investirà tutta la costa settentrionale tunisina, la Sicilia occidentale e con raffiche più isolate pure parte del basso Tirreno. Le burrasche più forti, dati i massimi di “gradiente”, dovrebbero rimanere relegate proprio fra il Golfo del Leone, mar di Corsica, mar di Sardegna, Canale di Sardegna e dalla serata di domani pure sul Canale di Sicilia, fra le coste settentrionali tunisine e quelle meridionali della Sicilia, dove localmente si supereranno gli 80-90 km/h.

v10m_015Nel corso della successiva nottata i forti venti da Ovest e O-NO dopo aver colpito la Sicilia e il basso Tirreno, si sposteranno rapidamente sullo Ionio e lungo il mar Libico, dove si alzeranno delle burrasche che daranno molto fastidio alla navigazione marittima, rendendo molto agitati a largo questi bacini. Nella giornata di lunedì 2 Maggio i forti venti di maestrale, pur andandosi ad attenuare a cominciare dal mar di Corsica, mar di Sardegna e Canale di Sardegna, si propagheranno al tutto il Canale di Sicilia e alla Sicilia, raggiungendo lo Ionio con una sostenuta ventilazione occidentale pronta a lambire la soglia d’attenzione in mare aperto, sullo Ionio meridionale.

swh_H_web_40Mari molto agitati, grandi onde sul mar di Sardegna

Il traboccare, dal Rodano, di venti così intensi già dalla mattinata di domani causerà un rapido aumento del moto ondoso fra mar di Corsica, mar di Sardegna e Canale di Sardegna, che in poche ore passeranno da molto mossi (forza 4) ad agitati (forza 5) fino a molto agitati (forza 6), con lo sviluppo di onde di “mare vivo” alte anche più di 4.0-5.0 metri, e “Run-Up” alti anche più di 6.0 metri sul mar di Sardegna, nel tratto di mare antistante le coste occidentali sarde.

swh_H_web_42Su questi due bacini, data il soffio di venti davvero impetuosi dal quadrante nord-occidentale in mare aperto, si svilupperanno onde di “mare vivo” alte più di 5.0 metri che si dirigeranno verso le coste settentrionali dell’Algeria e della Tunisia. Queste ondate, sollevate dai forti venti di maestrale che sferzeranno il mar di Corsica e di Sardegna, si muoveranno verso le coste dell’Algeria orientale e della Tunisia settentrionale, dove nella mattinata di lunedì sono attese importanti mareggiate, specie nel tratto compreso fra Bejaia e Biserta.

mareggiateIn quest’area l’impeto dei marosi sarà tale da produrre persino dei danni nelle aree già esposte al fenomeno dell’erosione costiera. Ma ondate piuttosto fastidiose per la navigazione marittima si svilupperanno pure sul Canale di Sardegna, Canale di Sicilia e sul settore più occidentale del basso Tirreno, per onde di “mare vivo” alte anche più di 3.0 metri, che si dirigeranno verso le coste occidentali della Sicilia producendo intense risacche e mareggiate, anche di debole e media intensità.

mareggiate maltempo storm notte (5)Soprattutto sui litorali del trapanese, dove nella nottata di domani andranno a rompersi onde alte anche più di 3.0-4.0 metri. Il moto ondoso fra mar di Corsica e mar di Sardegna andrà a scadere già da lunedì, mentre il settore ovest del basso Tirreno e il Canale di Sicilia continueranno a presentarsi agitati (forza 5) fino alla mattinata di lunedì, con risacche sulle coste della Calabria tirrenica e della Sicilia occidentale e settentrionale, oltre che sui litorali occidentali di Malta e Gozo. L’intenso moto ondoso provocherà l’interruzione dei collegamenti marittimi fra Trapani e Pantelleria e Porto Empedocle e le Pelagie. Possibili disagi anche nei collegamenti marittimi fra Palermo e Ustica e tra Milazzo e le isole Eolie.  Per monitorare la situazione in tempo reale ecco le pagine relative al nowcasting:

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