“La grandezza di una città nel Medioevo non era data soltanto dall’importanza dei suoi organismi politici o da quella del suo potenziale mercantile, ma anche dalla sua possibilità di incidere a livello della formazione e della diffusione di un pensiero culturalmente avanzato e capace di creare una mentalità che avrebbe contribuito in maniera significativa a far progredire l’insieme della società“. Questa riflessione doveva essere ben presente nella mente del ceto politico che amministrava e dirigeva il Comune di Perugia, tanto che una disposizione dello Statuto del 1285 impegna il Comune a promuovere la creazione di uno “Studium ut civitas Perusii sapientia valeat elucere et in ea Studium habeatur” (affinché la città di Perugia brilli per sapienza e in essa ci sia uno Studium). Il pieno raggiungimento di questo obiettivo si ebbe con la bolla “Super specula” emessa dal papa Clemente V, che venne concessa a Perugia l’8 settembre 1308, atto di nascita ufficiale dell’Università di Perugia. Costituiva il coronamento di un’aspirazione che la città coltivava da tempo: “dotarsi di uno Studio universitario capace di gareggiare con quelli famosi di Bologna e di Padova”.
Aspirazione evidentemente domata dall’attuale Amministrazione Comunale capace, inverosimilmente, di patrocinare una manifestazione certamente folkloristica ma, senza ombra di dubbio, incapace di diffondere cultura. Esattamente 365 giorni dopo la sciagurata ‘manifestazione’ di Bologna… basta uno sguardo leggero e profondo sulla pavimentazione di Piazza IV Novembre per riconoscere una città tanto umiliata e stordita. La fredda cronaca ci racconta di una Perugia colpita, affondata e che, ahi noi, ha perso il senso della sua stessa esistenza. Eppure, stamane, il cuore ferito dell’elegante capoluogo umbro riprende a pulsare nelle vicende comuni della vita di quartieri ancora un po’ assonnati, ma con tanto amaro in bocca.
La magnifica Sala dei Notari, un tempo cuore della vita istituzionale comunale, diventa inconsapevole teatro del ‘convegno’ CHEMTRAILS (Scie Chimiche) – Geoingegneria e Manipolazione Climatica. Un breve sguardo ai relatori toglie qualsiasi dubbio sull’orientamento del convegno: trattasi di attivisti anti-chemtrails, convinti sostenitori dell’esistenza delle scie chimiche e della loro dannosità (!!!). E questo, in aperto contrasto con il punto di vista scientifico. Tra gli organizzatori John Amato De Paulis, già candidato alla Presidenza della Regione Umbria con lo schieramento ‘Alternativa Riformista’, il cui obiettivo è quello “ …di informare i cittadini attraverso l’esposizione scientifica e documentata di esperti qualificati grazie ai quali cercheremo di approfondire la tematica in questione rispondendo soprattutto alle domande del pubblico al quale sarà dato notevole spazio”.
La curiosità di avere nozione di codeste novità scientifiche e, soprattutto, documentate presentate da questi esperti qualificati è irrefrenabile. Il primo esperto a proferire parola, dinanzi ad una platea ‘gremita’, è Domenico Azzone… Sì, proprio lui… Il ‘famoso’ tecnico in congedo del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare Italiana che, in una lettera indirizzata alla rivista Nimbus, affermava che “non tutte le Scie di Condensazione rilasciate dai velivoli (militari e/o civili) sono tutte normali, almeno a far data dalla fine degli anni ’70 inizio anni ’80 del secolo ventesimo” suscitando, quindi, notevole clamore senza, però, prove concrete di quest’asserzione.
Azzone apre il convegno con una dichiarazione d’intento: “Non sono qui per convincervi a tutti i costi. Ognuno di voi è libero di pensare e metabolizzare. Il mio compito è quello di condurvi lungo un percorso informativo…. Non parlo a nome dell’Aeronautica Militare…. Riguardo a questa conferenza e del relativo contesto, è stata scatenato uno sciacallaggio mediatico senza precedenti contro gli organizzatori e contro tantissimi italiani, offesi, umiliati, denigrati e calpestati da una ciurmaglia di disinforma tori”.
Azzone prosegue il suo intervento seguendo il solito canovaccio complottaro….ossia attaccando vivamente Paolo Attivissimo e Simone Angioni. Poi la solita solfa didattica sulle radiosonde e sul nomogramma di Herlofson, condita dai visti e rivisti video interviste all’ex pilota della British Airways Alan De Tourtoulon (2013), al Prof. Coen Vermeeren (2013), al Dott. Nikos Katsaros (2013) ed al filologo Peter Vereecke (2012).
Dopo la visione degli obsoleti video, si torna alla didattica: è la volta, questa, delle scie dinamiche, delle scie da motore, camere di combustione, turbine e coni di scarico.
Ma le teofanie in seno al maresciallo stanno per essere servite…e non sono di poco conto….roba da far sobbalzare dalle loro tombe gente del calibro di George Hadley, Gaspard Gustave Coriolis, Carl Gustaf Rossby e, perché no, Edward Lorenz.
“Innanzitutto – afferma Azzone, – smettiamola di chiamarle SCIE CHIMICHE ma IRRORAZIONI ATMOSFERICHE ARTIFICIOSE”. Questa illuminazione, di per sé, vale il ‘prezzo del biglietto’…ma i due documenti che seguono dissipano ogni dubbio sulla reale esistenza delle scie chim…ops… irrorazioni atmosferiche artificiose. Chapeau.
Il tempo di riprendere fiato dopo la full immersion scientifica ed ecco che parte il ‘pippone’ condito da FOTO e VIDEO arcaici dove, naturalmente, non poteva mancare quello relativo alle ‘scottanti’ rivelazioni del Generale Fabio Mini!
Uscito di scena il Primo Maresciallo, è il turno del sempreverde Giorgio Pattera…. Sì, proprio lui…. Il biologo che, presentando le analisi dell’acqua piovana, scambia microgrammi (µg/l) per milligrammi (mg/l).
Pattera introduce le sue teorie al grido, stile William Wallace nel film Braveheart, di “ ….più negano, più confermano. Noi siamo qui e non ci fermeremo!” NOVANTADUE MINUTI DI APPLAUSI.
Anche il biologo emiliano, però, non adduce alcuna novità tecnico-scientifica: il medesimo ‘pippone’ sulla disinformazione, le consuete ‘fotosciocc’, l’ovvio documento segreto di Cooperazione Italia-USA su Scienza e Tecnologia dei Cambiamenti Climatici (accordo che prevede, semplicemente una collaborazione tra le università di tutto il mondo per svolgere esperimenti su piccoli appezzamenti di terreno con lo scopo di vedere quali effetti potrebbero avere i cambiamenti climatici naturali sulle piante….. Purtroppo, però, per cercare di rendere vera un’affermazione, basta farla mostrando pagine e pagine di documenti che nessuno dei gonzi leggerà mai) ed il monocorde angolo dedicato a Youtube: l’intervista a Ted L. Gunderson, ex capo delle sezioni FBI di Memphis, Dallas e Los Angeles fra il 1975 e il 1977; si dimise dall’FBI nel 1979 e non ricoprì alcuna altra carica istituzionale fino alla sua morte nel 2011. Gunderson, quindi, ha smesso di essere “dentro il sistema” ancora prima che iniziasse (secondo i sostenitori della tesi) il presunto fenomeno delle “scie chimiche” verso la metà degli anni Novanta.
Il secondo video, datato 14 gennaio 2009, ci riporta alle comuni affermazioni del meteorologo tedesco Gunther Tiersch durante le sue previsioni meteo sul canale televisivo ZDF.
Finalmente Pattera, mosso probabilmente a compassione verso una platea a rischio letargo, afferma che, prima del convegno, gli sono stati consegnati documenti molto importanti…. Alcuni, ovviamente, di natura fotografica…. Altri, invece, relativi ai risultati delle analisi di una campionamento di acqua piovana (pazientemente selezionata dalla docente Marinella Giulietti) a seguito della ‘bomba d’acqua’ (sic!) sganciata su Deruta il 19 giugno 2015. I risultati, ovviamente catastrofici, mostrano valori di alluminio superiori a 15000 µg/l (microgrammi per litro)…. Naturalmente non si parla della metodologia di raccolta e campionamento dell’acqua. Ma vogliamo fidarci e sperare che tutte le norme previste per una corretta esecuzione delle operazioni di campionamento, solitamente affidata a qualificati tecnici di laboratorio preventivamente formati e qualificati, siano state rispettate.
Purtroppo anche Pattera stenta a riqualificare il proprio materiale divulgativo.
Dopo il biologo seguono gli interventi altri esperti qualificati: Magda Piacentini, maestra elementare che, in primis e per nome e per conto dell’Associazione Riprendiamoci il Pianeta (Sì…proprio la stessa associazione rinnegata dal Rosario nazionale che organizzò la fanfaronata in pettorina a Bologna), ci parla di consapevolezza, attenzione, coraggio, protezione della pace, umanità. Poi ci racconta la storia ‘segreta’ di due personaggi: J.F. MacDonald e Dietrich Klinghardt. Il primo, già membro del comitato consultivo scientifico del Presidente degli USA Johnson e, successivamente, membro del Consiglio della qualità ambientale, pubblicando documenti sull’uso delle tecnologie di controllo dell’ambiente per scopi militari, affermava che “ …la chiave della guerra geofisica è l’identificazione delle instabilità ambientali a cui l’aggiunta di piccola quantità di energia rilascerebbe una notevole quantità di energia… ”. Il secondo, neurobiologo tedesco naturalizzato americano, argomenterebbe con le solite, presunte, prove scientifiche ed esperienze personali il programma genocida, fatto di scie chimiche, utilizzo di veleni in agricoltura, microonde e vaccini…. Olè!
Grazie Magda Piacentini… continua pure a deliziarci con queste perle di inestimabile valore. I climatologi, i meteorologi, gli scienziati (quelli veri) ed i debunkers ringraziano davvero di cuore.
Ma ecco giungere, finalmente, il momento cult del convegno…. Ci perdonerà il biologo-nutrizionista specializzato in scienza dell’alimentazione, responsabile del Centro di Educazione al Dimagrimento di Perugia, Dott. Franco Trinca ma, per motivi di becera censura voluta dai vertici NWO, salteremo a piè pari la sua autorevole recensione. L’intervento, congiunto, del ricercatore indipendente Pietro Nicoletti e della docente Marinella Giulietti…. Sì…proprio loro… Gli esperti che vedono e temono elicotteri neri, senza alcuna insegna, dotati di antenne e radar che girano a bassa quota nei giorni in cui il cielo è solcato dalle scie!
Devo ammettere che, a seguito di codesti autorevoli interventi, i miei dogmi hanno assunto la medesima posizione della torre di Pisa. Tenerissimo, ma al tempo stesso drammatico, quello della Giulietti.
Più che soffermarmi sull’intervento del Nicoletti, che si autodefinisce ‘artista che comunica con le immagini’, composto esclusivamente dall’esposizione di fotogrammi, preferisco palesare gli interessantissimi spunti offerti dalla docente.
La professoressa Marinella Giulietti, presentata dal De Paulis come esperta qualificata, il 23 dicembre del 2013 in una missiva indirizzata al Dott. Romagnoli, densa di speranza, sospetto e angoscia, ammette candidamente di “…non essere un tecnico e di non avere la competenza necessaria per fare qualcosa…”. Cominciamo male.
Il suo intervento è, come accennavo poc’anzi, ricco di spunti teneri (al limite della compassione): la docente esordisce definendosi “ …non esperta, ma curiosa (un po’ come il delfino)… Osservando ho fatto delle ipotesi, ho cominciato ad approfondire (su internet) l’argomento e, sempre su internet, ho trovato delle risposte… ”.
In particolar modo la Giulietti si sofferma su due fotogrammi (autoprodotti). Il primo mostrerebbe un semplice cumulonembo (anche se la qualità dell’immagine è davvero pessima) che, a detta della docente, “ …sarebbe preoccupante poiché la parte inferiore della nube è scura, mentre soltamente le nuvole sono bianche… ”. Forse la timida insegnante dimentica che il colore delle nubi dipende da una caratteristica fisica chiamata riflettanza, che indica la percentuale di luce che viene riflessa dalla nuvola. Giova ricordare alla Giulietti che anche la dimensione delle goccioline d’acqua è importante: quando queste si addensano a formare gocce più grandi (di solito, prima di un temporale), la densità della nuvola complessivamente tende a diminuire e la luce riesce ad attraversare più agevolmente gli strati superficiali: la riflettanza quindi cala e la nube apparirà più scura
La seconda foto, invece, mostrerebbe una temibilissima “ …nube sottoposta a stimolazione elettromagnetica, necessaria per deviarle e farle scaricare ove necessario… ”.
Giova sempre ricordare all’esperta docente che trattasi, probabilmente (vista la pessima qualità dell’immagine), delle cosiddette ‘cloud streets’, nubi che risultano allineate più o meno lungo la direzione del vento dominante. Esse richiedono una profondità di convezione piuttosto uniforme su una vasta area, in modo che si vengano a creare le condizioni per una disposizione ordinata dei moti ascendenti (convezione) e discendenti (dissipazione) che può essere più facilmente controllata dal flusso dominante. Tutto ciò secondo le ‘banali’ leggi che regolano l’atmosfera.
Ciò che il convegno lascia al sottoscritto è, amarezza a parte, la convinzione che poco importa se il ‘discusso’ abbia una qualche logica o meno e se effettivamente qualcuno abbia tratto vantaggio dall’evento o meno: l’importante è esporre la baggianata, tanto c’è sempre chi è pronto a crederci. Intelligenti pauca.