L’artemisia è una pianta erbacea officinale, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originaria dell’Europa. L’Artemisia Annua è un’erba che veniva usata già nell’antichità dalla medicina cinese usata per cura della malaria. Sembra che il solo utilizzo dell’erba riduceva le cellule tumorali del polmone del 28%, mentre distruggeva completamente il cancro se assunta in combinazione con del ferro. Della pianta si utilizzano la radice, le foglie e le sommità fiorite. L’artemisia contiene olio essenziale ricco di terpeni, lettoni sesquiterpenici, flavonoidi, sostanze amare e tannini.
Di recente alcuni medici dell’Università della California hanno effettuato degli studi e sembra abbiano dimostrato che l’artemisia ferma il fattore di trascrizione ‘E2F1’, intervenendo così nella distruzione delle cellule tumorali del polmone. L’artemisinina, ovvero il principio attivo estratto dall’Artemisia Annua, in passato è stato utilizzato come antimalarico ma oggi è dimostrato che questa molecola è efficace anche nella lotta contro il cancro.
L’utilizzo del ferro è necessario per permettere la distinzione tra le cellule “cattive” e quelle “buone”, così da lasciare queste ultime intatte. Il dottor Len Saputo ha definito questa possibile cura come una Bomba Intelligente contro il Cancro (vedi video in basso): l’artemisia si sarebbe rivelata efficace nella distruzione in sole 8 ore del 75% delle cellule tumorali resistenti alle radiazioni nel cancro al seno, ovvero dove un’elevata propensione ad accumulo di ferro, per arrivare poi al 100% dopo soltanto 24 ore. Tutto ancora incerto, ci vorranno ancora anni prima di dire e confermare con certezza che l’artemisia curi il cancro!
L’artemisia è utilizzata per favorire la digestione e come antispasmodico per regolarizzare i disturbi mestruali. Mancano comunque dati di carattere scientifico circa la sua efficacia e sicurezza. La medicina popolare e la tradizione descrivono l’artemisia come una pianta diuretica, amaro-tonica, emmenagoga, antispasmodica, sudorifera, febbrifuga, colagoga, sedativa, antielmintica, anoressizzante e digestiva. In liquoreria, l’artemisia trova impiego nella preparazione di amari. Il decotto è usato per lavande vaginali e rettali, inoltre è astringente.
All’artemisia sono ascritte numerose proprietà che vengono attribuite principalmente all’olio essenziale e all’estratto acquoso ottenuti dalla pianta stessa. Fra le diverse proprietà che questa pianta vanta, a suscitare un maggior interesse sono, probabilmente, quelle digestive e antispastiche. L’attività digestiva dell’artemisia è riconducibile alle sostanze amare in essa contenute, che agiscono stimolando la secrezione gastrica. Per quanto riguarda l’attività antispasmodica, invece, uno studio condotto sull’estratto grezzo di artemisia ha dimostrato che quest’ultimo è dotato di attività anticolinergica.
L’artemisia, infatti, è utilizzata come rimedio contro disturbi gastrointestinali, contro il vomito persistente e perfino contro l’epilessia. Inoltre, questa pianta è impiegata per riattivare le cessate mestruazioni, calmando i dolori che le accompagnano. E non è finita qui. La medicina popolare sfrutta l’artemisia anche come rimedio antielmintico e sedativo, oltre che come trattamento di diversi disturbi psichiatrici, fra cui ritroviamo la depressione, l’irritabilità, gli stati d’ansia e insonnia.