Le basse temperature e le piogge degli ultimi giorni in Grecia hanno reso invivibile la situazione dei migranti soprattutto negli accampamenti improvvisati come quello di Idomeni, alla frontiera greco-macedone in cui sono bloccati quasi 8.900 rifugiati. Secondo le immagini trasmesse dai media greci, il campo, installato da mesi su terreni agricoli è completamente inondato e la maggior parte dei migranti che non hanno calzature adeguate per queste condizioni. Lo sgombero di Idomeni, da parte del governo greco che ha annunciato di non voler ricorrere alla violenza per spostare i rifugiati in campi organizzati, non ha per il momento una data certa. I dati forniti oggi dal governo mostrano che oltre 54.100 rifugiati si trovano sul territorio greco, compresi quelli di Idomeni e gli oltre mille accampati al porto del Pireo ad Atene. Nei centri di detenzione delle isole del mar Egeo, dove nella maggior parte dei casi i migranti vengono privati della libertà se sono arrivati dopo il 20 marzo (data dell’entrata in vigore dell’accordo Ue-Turchia sui rimpatri), vi sono oltre 8.540 persone: 41 migranti sono arrivai nelle ultime 24 ore sull’isola di Chio.