C’è chi annega nei ‘post-it‘ con cui ha tappezzato casa per ricordare la lista delle cose da fare, chi dimentica gli appuntamenti e le decine di password che tengono in ostaggio email, Internet banking e altri pezzi di vita digitale, o chi rincorre gli infiniti impegni quotidiani ma sempre qualcuno se ne perde. Nell’era moderna la memoria è messa a dura prova e un sogno comune diventa quello di trovare l’elisir ‘salva-ricordi‘. In realtà non serve cercare tanto lontano: un aiuto alla propria capacità mnemonica può nascondersi a pochi passi, dentro al frigorifero. Parola di scienziato. Elisabetta Menna, ricercatrice dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano) e dell’Istituto di neuroscienze del Cnr, propone una speciale ‘hot list’ di 7 alimenti amici della memoria.
Sette alleati che potrebbero invogliare l’esercito di smemorati ad armarsi di coltello e forchetta: “Uova, germe di grano, arachidi, merluzzo, semi di girasole, caffè e cioccolato fondente – elenca Menna in una rubrica nella newsletter settimanale dell’Irccs milanese – sono alcuni dei cibi più amici del cervello e della memoria” perché “ricchi di colina, un coenzima essenziale ovvero una molecola importante per mantenere integra la struttura cellulare e le funzionalità del sistema nervoso“. E ancora perché prodighi di “vitamina B“.
Sono alimenti che “aiutano la memoria a lungo termine – spiega Menna – Tra questi, cioccolato fondente e caffè sembra essere un buon abbinamento per il cervello. Infatti, se da una parte il cioccolato fondente contiene flavonoidi che rappresentano un valido aiuto per far fronte alla perdita di memoria, dall’altra il caffè migliora l’acutezza mentale grazie alla caffeina che, oltre a essere una fonte di antiossidanti che aiutano a mantenere il cervello in salute, aiuta anche a prevenire la depressione nelle donne. Questi cibi, quando consumati regolarmente, aiutano a migliorare, insieme alla memoria a lungo termine, anche la funzionalità del sistema nervoso, la capacità di attenzione e partecipazione“.
Ma la ‘bibbia’ dei nutrienti riserva altri assi da giocare quando la mente fa cilecca: tra le verdure, Menna cita per cominciare “i broccoli e altre brassicacee o crucifere come cavoli, cavolini, cavolfiori, che contengono vitamina C e acido folico e hanno un effetto positivo sulla memoria, la concentrazione e l’attenzione“. E poi ci sono gli spinaci: “Ricchi di luteina, un importante antiossidante, proteggono il cervello dal declino cognitivo“.
Tra i cibi più amici del cervello un posto d’onore lo meritano le noci, ricorda la specialista, “perché contengono acidi grassi omega3 e omega6, vitamina E e B6 che sono molto utili per mantenere la funzionalità del sistema nervoso“.
Un altro colore da tenere a mente è il profondo blu: “I mirtilli, ricchi di antocianine e cianidine ad azione antinfiammatoria“, sono infatti “un valido alleato contro l’invecchiamento del cervello perché contrastano l’azione dei radicali liberi. Sempre in merito all’invecchiamento del cervello – conclude Menna – da alcuni studi sembra emergere che la curcumina contenuta nella curcuma possa fornire un valido aiuto nella prevenzione dell’Alzheimer“.
(Adnkronos)