”Ricordiamo ai nostri anziani di bere, soprattutto nelle giornate più calde. Bastano pochi accorgimenti per proteggere i nostri famigliari più fragili”. Il primario di Geriatria della Ulss 13, Alberto Cester, fornisce alcuni utili accorgimenti per affrontare bene, e in tutta sicurezza, il caldo. ”Per ora – ha spiegato il medico – visto il clima ”ballerino”, non abbiamo ancora riscontrato un aumento degli ingressi di anziani nel nostro reparto. E’ bene, però, ricordarsi che l’afa potrebbe arrivare d’improvviso e, per questo, bisogna tenere a mente cosa si può fare per prevenire eventuali malori e ricoveri”. ”Molto si può fare da casa – ha continuato Cester – dove, il famigliare, sentito il medico curante, deve ricordare all’anziano di assumere regolarmente o di ridurre i farmaci prescritti (specie gli antiipertensivi e i diuretici onde evitare importanti variazioni della pressione arteriosa); segue l’attenzione ai bruschi sbalzi di temperatura, alla qualità dell’abbigliamento preferendo abiti sottili di lino o cotone, avendo sempre a disposizione qualcosa di aggiuntivo, un golf o una giacca per bruschi cali di temperatura. Si consiglia di indossare calzature fresche e comode, ma con calzata sicura, ad esempio sandali ben ancorati, antiscivolo e con chiusura posteriore, migliori delle ciabatte“. “Evitare di uscire di casa nelle ore più calde per evitare colpi di calore e, una volta usciti, preferire ambienti climatizzati– spiega – Importante è sicuramente una corretta idratazione durante tutto l’arco della giornata, almeno 1 litro e mezzo di acqua, se non vi fossero controindicazioni, che si abbina ad una alimentazione leggera, dando le preferenze a frutta e verdura controllando gli aspetti metabolici“, sottolinea Cester. “Da non sottovalutare, poi, una corretta aereazione e/o ventilazione degli ambienti di casa e, ovviamente, la protezione con repellenti per le punture d’insetto”, conclude. Nel reparto di Geriatria di Dolo (Ve), che risale ai prima anni Settanta, transitano all’anno 1600 anziani ricoverati con un numero complessivo di prestazioni erogate che ammontano a circa seimila. Un reparto rinnovato negli anni per garantire un buon comfort alberghiero. ”Mi hanno riferito – ha detto il direttore generale della Ulss 13 Giuseppe Dal Ben – che questo reparto è considerato da molti pazienti come una sorta di seconda casa e devo, per questo motivo, complimentarmi per la gestione che viene svolta dal primario e dalla sua équipe sia medica che infermieristica. Un reparto che accoglie l’arte e la bellezza. E che, in questo modo, vuole far star meglio il corpo grazie al benessere dell’anima”. Il reparto è climatizzato, le camere sono di 1, 2, 3, o 4 letti, ciascuna con bagno attrezzato. Tutte le stanze hanno il separé per garantire ad ogni ospite la propria privacy ed i letti sono elettrici a tre snodi, mentre la testa letto è attrezzata con gas medicali e aspirazione. Ambienti confortevoli e con arredi tecnologici di ultima generazione. ”Si può e si deve fare sempre meglio per i nostri anziani che sono il passato, ma anche la proiezione del futuro del nostro esistere, perché rappresentano le nostre radici”, conclude il Dg Dal Ben.