Artocarpus heterophyllus, Jackfruit o Giaca è una pianta tropicale della famiglia delle Moraceae. È coltivata per il suo frutto, il più grande esistente in natura tra quelli che crescono dagli alberi che può arrivare a pesare 30 kg; in italiano viene chiamato giaca (dal portoghese jaca) o catala (denominazione derivata dall’hindi katahal), ma è anche comunemente usata la denominazione inglese Jackfruit. Tra le sue caratteristiche troviamo una buccia protettiva tempestata di piccoli spunzoni, all’interno della quale troviamo numerosi semi ricoperti di fibrosa polpa gialla, dolce, il cui tipico aroma sembra un incrocio di ananas e vaniglia, da cotto ha un sapore che viene paragonato a quello della porchetta.
Secondo gli esperti questo frutto potrebbe salvare l’agricoltura e la produzione alimentare minacciate dai cambiamenti climatici. A parere dei ricercatori, il Jackfruit in futuro potrebbe sostituire alimenti di base come il grano o il mais. Le Nazioni Unite prevedono che l’innalzamento delle temperature e le tempeste improvvise hanno già ridotto le rese dei raccolti di mais e grano. Si parla anche di una vera e propria “guerra alimentare” per i prossimi anni. Il Jackfruit potrebbe rappresentare la soluzione. Il Governo indiano avrebbe presentato alcune iniziative per espandere l’utilizzo di questo alimento, anche all’interno della produzione industriale. Si tratta di un frutto facile da coltivare, che può garantire rese elevate agli agricoltori. Questo frutto, come altre varietà, sta riscuotendo l’interesse degli esperti, sempre più preoccupati che nei prossimi anni le popolazioni più povere debbano affrontare severe carestie.
Il Jackfruit contiene 95 kcal ogni 100 g, inoltre, 100 g di prodotto contengono: Grassi 0,6 g, Colesterolo 0 mg, Sodio 2 mg, Potassio 448 mg, Carboidrati 23 g , Zuccheri 19 g, Fibre 1,5 g, Proteine 1,7 g. È annoverato tra i “superalimenti“, la polpa del Jackfruit apporta una buona quantità di calorie ma è scarsa di grassi, inoltre ha proprietà antiossidanti derivati dalla vitamina C (100 grammi contengono circa un quarto della dose media giornaliera raccomandata) ed è ricca di vitamina B6, vitamina B1, che aiutano a dare vigore al sistema immunitario.
La fibra alimentare di cui è composto il Jackfruit è lassativa e ha la capacità di proteggere il colon da alcune forme tumorali mentre i semi sono ricchissimi di proteine. Riguardo ai minerali, è un’ottima fonte di potassio, importante per la pressione sanguigna, magnesio, ferro e calcio. Gli zuccheri e le calorie rendono il Jackfruit un alimento energizzante, ideale per gli sportivi; e tutti i numerosi antiossidanti, flavonoidi, carotenoidi, aiutano la salute della vista e prevengono i danni provocati dai radicali liberi.
I frutti del Jackfruit che vengono consumati freschi o inscatolati per l’esportazione, disidratrati o fritti sotto forma di chips. In alcuni paesi il succo viene fermentato per ottenere una bevanda alcoolica. I frutti poco maturi invece si possono ridurre a farina per varie specialità esotiche, o anche cucinati come i frutti del congenere “albero del pane”. Anche i grossi semi del Jackfruit vengono utilizzati per essere cucinati in modo simile alle castagne. Il sapore è un misto di mela e ananas, con retrogusto di vaniglia, delizioso nelle migliori varietà; quando fatto cuocere per oltre un’ora assume un gusto simile a quello della porchetta.