Clima, tutto pronto per la prossima COP22 di Marrakech

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Gli incontri preparatori per la prossima COP22 sono terminati ieri a Marrakech dopo una due giorni di sedute plenarie a porte chiuse. La riunione ha definito gli ultimi preparativi per la prossima 22esima Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP22), la 12esima Conferenza delle Parti firmatarie del Protocollo di Kyoto (CMP12) e la prima sessione della Conferenza delle Parti che riunisce i Paesi che hanno aderito all’Accordo di Parigi (CMA1), che si svolgeranno a Marrakech dal 7 al 18 novembre prossimi. Presieduti da Salaheddine Mezouar, ministro degli Esteri e della Cooperazione del Marocco e presidente di COP22, e da Segolene Royal, ministra dell’Ambiente francese e presidente della passata COP21, gli incontri preparatori hanno riunito le delegazioni di oltre 70 paesi allo scopo di fare il punto della situazione sullo stato dei negoziati in vista della COP22; tra i partecipanti anche Patricia Espinosa, Segretario Esecutivo della UNFCCC.

Nel corso del dibattito si è discusso prevalentemente dell’entrata in vigore anticipata dell’Accordo di Parigi, programmata per il prossimo 4 novembre, e sul primo incontro delle Parti dell’Accordo (CMA1), che si terra’ il 15 novembre durante la COP22. Il segmento condiviso di alto livello di COP, CMP e CMA avra’ luogo subito dopo l’apertura della CMA1, quando tutte le Parti presenteranno le loro dichiarazioni nazionali. A sottolineare questo momento storico contribuirà la presenza di alte istituzioni quali il re del Marocco, Mohammed VI, il segretario generale Onu oltre a numerosi capi di stato e di governo. I partecipanti hanno anche affrontato il tema della messa in opera dell’Accordo di Parigi, lo sviluppo della sua regolamentazione, i finanziamenti per l’adattamento e attenuazione degli effetti dei cambiamenti climatici nei paesi in via di sviluppo, e la proposta di una roadmap del costo di 100 miliardi di dollari all’anno sovvenzionata da Paesi donatori che stanzino fondi per il clima entro il 2020.

Si è discusso anche del problema di perdite e danni secondo il Meccanismo di Varsavia e di iniziative atte a potenziare le capacita’ esistenti per la trasparenza e la partnership che possano rafforzare ed aiutare questi paesi con l’implementazione di Contributi Determinati a Livello Nazionale (Nationally Determined Contributions) per rispondere ai cambiamenti climatici su scala globale. Un momento centrale della COP22 sara’ appunto la “chiamata all’azione” di Marrakech, la Marrakech Call to Action, che verra’ pronunciata durante il segmento di alto livello che riunira’ capi di stato e di governo a partire dal 15 novembre. A completare le sedute plenarie e’ stato un dibattito sulla Global Climate Action Agenda, l’agenda globale per l’azione climatica, presieduto dalle ambasciatrici di alto livello per il clima Hakima El Haite per il Marocco e Laurence Tubiana per la Francia.

Durante la COP22 si terranno anche una serie di giornate tematiche (sicurezza nell’agricoltura e nel cibo, citta’, energia, foreste, business, oceani, trasporti, acqua, genere) incentrate sull’accelerazione e la mobilitazione dell’azione climatica da parte di attori non statali tra cui aziende, citta’, governi locali e ONG in concomitanza con la Giornata sul Genere prevista per il 16 novembre e l’evento di alto livello del 17 novembre che vedra’ la presentazione del report sulla Global Climate Action Agenda. Durante la Conferenza, il Marocco intende fare il punto con la societa’ civile e delineare un’agenda comune per il resto del suo periodo di presidenza, fino alla COP23 che si svolgerà nel 2017. I partecipanti degli incontri ministeriali preparatori si riuniranno nuovamente a Marrakech tra meno di tre settimane per la COP22, dal 7 al 18 novembre.

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