”Stiamo lavorando come Governo, proprio in queste settimane, per dare compimento a una delega conferitaci dal Parlamento per una revisione della legge forestale che la adegui a quelle che sono le sono le istanze di un Paese che vuole fare i conti con gli impegni assunti in sede internazionale, per potenziare la nostra risorsa forestale e renderla sempre più qualificata e fare in modo che il Paese possa essere in questo all’avanguardia”. Così Andrea Olivero, vice ministro dell’Agricoltura, a margine dell’incontro organizzato oggi alla Fao su ”Cambiamenti climatici e settore agroforestale”. ”Per noi – aggiunge Olivero – e per le strategie del nostro Paese, questo è un punto estremamente importante: tenere insieme agricoltura sostenibile e attenzione alla forestazione con una maggiore capacità di pianificazione. Non dimentichiamoci – sottolinea – che un terzo del territorio nazionale è forestato, abbiamo un enorme patrimonio ma spesso non lo gestiamo e questo fa sì che, in molti casi, la condizione di abbandono non ci consenta di utilizzare a pieno i benefici sia economici che ambientali”. L’impegno messo in campo dal governo si traduce in ”agricoltura di qualità e attenzione, nello specifico, al settore forestale – spiega il vice ministro Olivero – In questi anni abbiamo conosciuto un grande abbandono che in molti casi ha portato anche a una forestazione non adeguata che non riesce a dare benefici al territorio perché non aumenta biodiversità e provoca dissesto idrogeologico perché non gestita“. “Abbiamo invece intenzione di lavorare per fare in modo che sempre più la gestione forestale diventi una parte di quel sistema agro-silvo-pastorale che ha caratterizzato per millenni il Paese e in cui l’uomo ha un ruolo decisivo nel mantenimento del territorio”, conclude.