La storica Augusta Acconcia Longo, insigne studiosa della civiltà bizantina, autrice di importanti scoperte inedite nel campo letterario e religioso, è morta all’età di 75 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dall’Associazione italiana di studi bizantini, di cui era socia. Acconcia Longo ha concluso la carriera accademica come professoressa ordinaria di civiltà bizantina alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma. In precedenza era stata professoressa ordinaria di filologia bizantina all’Università di Salerno e prima ancora docente di greco medievale alla Scuola Speciale Archivisti e Bibliotecari dell’Università La Sapienza di Roma (1974-1994). Acconcia Longo ha diretto a lungo la “Rivista di Studi Bizantini e Neoellenici” e la collana “Testi e Studi Bizantino-neoellenici”. Faceva parte del comitato scientifico della rivista “Nea Rhome”, edita dall’Università di Tor Vergata di Roma e ha collaborato, con recensioni e notizie critico-bibliografiche, alla rivista “Byzantinische Zeitschrift”. Nella sua attività scientifica la storica ha prodotto, tra l’altro, l’editio princeps e lo studio di numerosi inediti: testi innografici, poesia in metro classico, testi agiografici, documenti, epigrafi della civiltà bizantina. Acconcia Longo si è occupata, in diversi studi, di storia della grecità bizantina in Italia meridionale e in Sicilia dal VII secolo alla prima età angioina e di storia dell’età iconoclasta, scoprendo, tra l’altro, alcuni testi ereticali sfuggiti alla censura ortodossa. Tra i suoi progetti di ricerca l’edizione della Vita metrica di San Leone di Catania, della Vita e Miracoli di San Fantino di Tauriana, degli epigrammi di Teodoro Prodromo sulla biografia di Basilio di Cesarea.