“Di fronte ai titoli e agli articoli sul pronunciamento della Cassazione in merito al dissequestro, corre l’obbligo di informare l’opinione pubblica che il MUOS non appartiene al Ministero della Difesa italiano ma al governo USA – spiega in una nota il Comitato No MUOS No WAR – la notizia che il MUOS torna al Ministero della Difesa, pertanto, non ha alcun fondamento poiché l’impianto del Mobyl User Objective System (MUOS, appunto), installato all’interno della sughereta di Niscemi, in Sicilia, appartiene al corpo dei Marines degli Stati Uniti D’America, nazione che nel mondo comanda militarmente l’Occidente, ma che, fino a prova contraria, non ha ancora annullato la sovranità territoriale dello Stato Italiano.
Si puntualizza – prosegue il Comitato – che Tribunale di Caltagirone ha aperto il procedimento per abuso perché la costruzione viola il Regolamento della Riserva Naturale Orientata “Sughereta di Niscemi” per il quale l’area sulla quale sorge è inedificabile. Tale procedimento penale è ancora in corso. I legali del Movimento No MUOS, in attesa di conoscere le motivazioni sottese al pronunciamento, puntualizzano che la Cassazione si è espressa sul sequestro che è una misura cautelare, mentre il giudizio penale è in corso e deve ancora aprirsi il dibattimento. Appare, pertanto, del tutto singolare il leit motiv comune ai comunicati stampa e ai servizi radiotelevisivi lanciati in queste ore da quotidiani locali e nazionali tesi a presentare tale pronunciamento come definitivo: evidentemente, la fonte delle notizie, parziali e di parte, evita con attenzione di informare che il procedimento penale è agli inizi.
In merito alla presunta indifferenza del popolo NO MUOS, – concludono gli attivisti del Comitato – rassicuriamo i killer e i mandanti delle guerre nel mondo che nessuna sentenza ci toglierà la voglia di lottare contro la militarizzazione dei territori e la logica di morte sottesa alla supremazia militare ed economica di stati corrotti e armati.”