L’oceano sotterraneo della luna ghiacciata di Saturno Encelado risulta più caldo del previsto in corrispondenza del Polo Sud della Luna ed in questa regione potrebbe essere più vicino alla superficie di quanto si pensi, solo a 3 chilometri di profondità. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy dal gruppo guidato da Alice Le Gall, dell’università Parigi-Saclay e Università Pierre e Marie Curie di Parigi. Si tratta di una ricerca fondata sull’analisi dei dati raccolti dalla sonda Cassini, nata dalla collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), nel corso di un avvicinamento alla luna avvenuto nel 2011. Durante tale passaggio ravvicinato, la sonda ha catturato primi piani ad altissima risoluzione del polo Sud di Encelado nell’intervallo delle microonde.
Le immagini indicano che i primi chilometri sotto la superficie sarebbero almeno 20 gradi più caldi del previsto. Il calore in eccesso risulta poi particolarmente pronunciato in corrispondenza di tre fratture che non sono attive in questo momento, a differenza di altre da cui vengono emessi i famosi geyser di vapore della luna. Inoltre, in base ai dati inviati dalla sonda, i ricercatori hanno calcolato che in questa regione la crosta ghiacciata avrebbe uno spessore di circa 3 chilometri, in accordo con gli studi che indicano una profondita’ media del guscio di ghiaccio compresa fra 18 a 22 chilometri, con uno spessore inferiore 5 chilometri al polo Sud. ”Trovare temperature inaspettatamente superiori alle altre, in corrispondenza di queste tre fratture inattive, rende Encelado ancora piu’ intrigante’‘, ha detto Linda Spilker, del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, che lavora alla missione Cassini. L’idea di un oceano piu’ caldo del previsto piace molto alla ricercatrice che si chiede ”se la vita potrebbe essersi sviluppata” in quell’ambiente. Una domanda che potrebbe trovare risposte da future missioni progettate per esplorare questo mondo e il suo oceano sommerso.