Anche se più giovane, chi lavora in ufficio e ha tra i 45 e 54 anni, trascorre più tempo seduto rispetto ad un pensionato con più di 75 anni: ben 7,8 ore contro 7,4. Lo hanno calcolato i ricercatori dell’università di Edimburgo, in uno studio pubblicato sul Journal of Sports Sciences. I dati derivano da un’indagine sulla salute fatta in Scozia tra il 2012 e 2014 su 14mila persone. Tra le attività sedentarie sono comprese anche tutte quelle fatte da svegli sopra una sedia o una poltrona, quindi non solo lavorare, ma anche mangiare, guardare la tv o stare davanti a un computer.
Tutto questo numero di ore trascorse seduti rappresenta un rischio per la salute, dicono i ricercatori, perché aumenta il rischio di morte precoce, di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di tumore, anche se si è fisicamente attivi in altri momenti del giorno. Solo la fascia più giovane, quella tra i 16 e 24 anni, è risultata meno sedentaria degli over75 durante la settimana. Nel weekend la situazione si inverte: giovani e adulti tra i 25 e 54 anni diventano meno sedentari, e trascorrono tra le 5,2 e 5,7 ore al giorno seduti, mentre gli anziani over75 arrivano a 7,3-7,4 ore giornaliere.
I più giovani, quando sono seduti, è perché stanno davanti alla tv o ad uno schermo. In generale gli uomini passano meno tempo davanti ad uno schermo man mano che invecchiano, mentre le donne raggiungono il picco alla mezza età. “Questi risultati dimostrano che cambiare le abitudini sul luogo di lavoro sarebbe un buon punto di partenza, dato che passiamo la maggior parte delle giornate seduti“, commenta Tessa Strain, coordinatrice dello studio.