Acqua… una parola semplice, eppure un diritto fondamentale… diritto compromesso dalla siccità, una piaga in forte aumento che avanza in tutto il pianeta, vedendo, tra i Paesi più a rischio, Africa settentrionale e orientale, Medio Oriente, Sud/Est del Brasile e Australia. La parola siccità deriva dal latino “siccus” (secco), indicando un prolungato periodo in cui si registra una grave mancanza d’aria. I periodi di siccità possono condurre a rilevanti conseguenze ambientali, economiche e sociali: morte di interi greggi e mandrie, riduzione dell’estensione dei campi coltivati, distruzione dei raccolti.
Ed ancora esaurimento delle scorte di cibo, con conseguente proliferazione delle malattie della povertà e fame; incendi, diminuzione della quantità d’acqua destinata alle industrie, desertificazione, tempeste di sabbia, fenomeni di disidratazione nella popolazione, carestie ma anche migrazioni di massa, tensioni sociali, guerre volte ad assicurarsi beni di prima necessità (cibo e acqua), per non parlare dei pericoli cui vanno incontro le donne durante il tragitto fatto quotidianamente per andare a prendere l’acqua dalla fonte più vicina, costrette a camminare per diverse ore al giorno. In generale le precipitazioni atmosferiche dipendono dalla quantità di vapore acqueo presente nell’atmosfera e dalla contemporanea risalita delle masse di aria che lo contengono. Quando qualcosa attenua questi fenomeni, si genera una situazione di siccità.
Tra le cause di una siccità troviamo: un periodo anomalo di prevalenza di sistemi di alta pressione, venti in prevalenza continentali che portano masse d’aria secche anziché quelle più umide degli oceani; El Niño o altri cicli termici oceanici; deforestazione, riscaldamento globale. Diverse sono le strategie attuabili nella lotta contro la siccità: desalinizzazione dell’acqua marina per usi agricoli o domestici; monitoraggio costante dei livelli di precipitazioni atmosferiche per individuare eventuali periodi in cui la quantità d’acqua richiesta supera quella disponibile; attento piano di rotazione delle colture per minimizzare l’erosione del terreno e favorire la coltivazione delle piante più resistenti alla siccità; raccolta e stoccaggio dell’acqua piovana; purificazione e depurazione dell’acqua già utilizzata per consentire un suo riutilizzo; costruzione di acquedotti per portare l’acqua nelle zone più soggette a periodi di siccità; strutture sanitarie attrezzate per l’aiuto degli abitanti nei periodi di siccità, restrizione nell’uso dell’acqua, specie per quanto concerne l’irrigazione delle piante, il lavaggio delle auto e l’uso di piscine.