Clima, l’esperto Cnr: “Boom di emissione di CO2, il futuro del Pianeta è incerto”

MeteoWeb

“Se le concentrazioni di CO2 continueranno ad aumentare cosi’ velocemente, il futuro sul nostro Pianeta sara’ incerto e potenzialmente molto pericoloso”. Lo ha detto Federico Fierli, climatologo dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr), commentando gli ultimo dati allarmanti diffusi dall’Organizzazione meteorologica mondiale.

“Le emissioni di CO2 – ha spiegato – non solo continuano ad aumentare, ma lo fanno con una certa accelerazione. In altre, parole aumentano a un ritmo molto forte e la cosa piu’ grave e’ che la CO2, essendo un gas ‘a lunga durata’, anche qualora potessimo ‘spegnere’ tutte le fonti di emissioni, continuerebbe ad aumentare per 15-20 anni”. Non ci sarebbero quindi soluzioni di efficacia immediata. I rischi di questo costante aumento, secondo l’esperto, sono gia’ sotto i nostri occhi.

“Quelli che oggi consideriamo fenomeni atmosferici anomali non saranno piu’ cosi’ anomali”, ha sottolineato Fierli. “Precipitazioni intense, come quelle avvenute a Livorno; ondate di calore con periodi di siccita’; ma anche uragani”, ha aggiunto. “L’aumento delle concentrazioni di CO2 ha gia’ portato a un aumento della temperatura globale. Un aumento – ha continuato Fierli – non uniforme. Ci sono luoghi, come nell’Artico, in cui questo aumento delle temperature ha un impatto piu’ evidente: il maggior scioglimento dei ghiacciai in estate e la formazione di ghiaccio sempre piu’ ridotta in inverno. Questo, anche se puo’ sembrare lontano da noi, ha conseguenze importanti come ad esempio l’aumento dei livelli del mare”.

Non si parla quindi solo di anomalie meteorologiche. “Le attuali proiezioni – ha dett Fierli – dicono che, con questo aumento delle concentrazioni di CO2, i livelli del mare potrebbero aumentare fino a 2 metri. Anche qualora aumentassero solo di un metro, potrebbero sparire intere aree costiere”. All’aumento allarmante della CO2, si aggiunge anche quello che riguarda altri inquinanti che hanno invece un impatto diretto sulla salute umana. “Come l’ozono e il black carbon”, ha detto Paolo Cristofanelli, responsabile dell’Osservatorio climatico italiano di Monte Cimone del Cnr. “Sappiamo che la mitigazione delle concentrazioni di questi inquinanti puo’ avere un duplice impatto: sui cambiamenti climatici e sulla qualita’ dell’aria”, ha aggiunto.

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