“World Scientists’ Warning to Humanity: A Second Notice“: il contributo è stato pubblicato di recente dalla rivista scientifica BioScience (Oxford University Press). Il primo firmatario è il professor William J. Ripple del Dipartimento Ecosistemi Forestali e Società dell’Università dell’Oregon. Si tratta di un appello che fa seguito a un analogo documento pubblicato 25 anni fa a cura della Union of Concerned Scientists e firmato da 1700 ricercatori di tutto il mondo.
Il recente appello universale per la salvaguardia del pianeta è stato firmato da 15.300 ricercatori di 184 Paesi: tra questi molti scienziati e ricercatori italiani (Roberta Bettinetti, Professore di Ecologia del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate, Bruno E.L. Cerabolini, Professore di Botanica Ambientale e Applicata del DiSTA, Maria Vittoria Mazzamuto, PhD Research Fellow del DiSTA e Gianluca Tettamanti, Professore di Zoologia del Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita).
Si vuole richiamare l’attenzione sul problema della distruzione dell’ambiente ad opera dell’uomo: si esprime preoccupazione in particolare per la diminuzione dello strato di ozono, la scarsa disponibilità di acqua dolce, la perdita di foreste, la distruzione della biodiversità, i cambiamenti climatici.
A distanza di un quarto di secolo da primo appello l’unico risultato positivo raggiunto è stata la stabilizzazione dello strato di ozono della stratosfera.