L’ulcera gastrica è una specie di ferita che si forma sulla parete interna dello stomaco (tonaca mucosa), e si sviluppa quando i fattori protettivi della mucosa vengono a mancare. I primi sintomi che si possono presentare riguardano mal di stomaco particolarmente accentuato che tende a ripetersi costantemente, con disturbi della digestione e bruciore. È importante riconoscere e curare tempestivamente l’ulcera peptica perché, oltre a creare disagio, comporta anche un danno locale che, se non opportunamente arginato, nel tempo può portare a complicazioni talvolta molto più serie. I fattori determinanti che possono causare questo disturbo sono: acidità dei succhi gastrici, batteri, farmaci e fattori protettivi. In base alla localizzazione, ne esistono di due tipi: gastrica o duodenale. L’ulcera gastrica compare con maggior frequenza tra i 50 e i 60 anni, non è chiaro se ciò sia legato a particolari fattori alimentari o a comportamenti a rischio come il fumo, l’assunzione di caffè, gli stress emotivi e colpisce in particolare le donne. L’ulcera duodenale, invece, si presenta più frequentemente tra i 30 e 40 anni, colpisce il 65% dei casi, ed è più comune negli uomini.
Oggi è stato dimostrato che la maggior parte delle ulcere si sviluppa in seguito ad una vera e propria infezione della mucosa gastroduodenale causata da un germe, l’Helicobacter pylori, che giocherebbe il ruolo principale nella produzione della lesione ulcerosa rispetto ai cofattori suddetti. Tra le cause vanno poi ricordati alcuni farmaci, come gli antiinfiammatori in genere, che oltre a favorire la formazione di ulcere più o men gravi possono aumentare il rischio di sanguinamento di un’ulcera preesistente. Aspirina, oxicami e naprossene sodico, fra gli altri, interferiscono con la capacità dello stomaco di produrre la mucosa protettiva e condizionano anche l’afflusso di sangue nella zona gastrica. Diventa così semplice per i succhi gastrici esercitare la loro azione aggressiva. I sintomi non sempre sono abbastanza chiari, molti pazienti possono non avere sintomi e andare incontro ad una guarigione spontanea. Il sintomo più comune è un dolore bruciante nella parte centro superiore dell’addome, che può durare da alcuni minuti a parecchie ore. Si tratta di un dolore ad intermittenza, a volte descritto come senso di indolenzimento, pressione, pesantezza o sensazione di vuoto o di fame. A questo dolore vengono associati casi di nausea, vomito, mancanza di appetito e calo del peso. Sono possibili anche casi di emorragia, perforazione (seguita da peritonite) o processi ostruttivi. L’ulcera gastrica è quella più cattiva, si manifesta durante il giorno e non è alleviata dall’assunzione di cibo che anzi può peggiorare i sintomi. L’ulcera duodenale invece è più frequente di notte, e i suoi sintomi possono essere attenuati dall’assunzione di cibo o bevendo del latte; di solito, però, si ripresenta due o tre ore dopo il pasto. Per prevenire questa patologia si consiglia di:
- Non fumare;
- Non assumere regolarmente aspirina, ma anche tutti i farmaci analgesici antinfiammatori, per lunghi periodi se non sotto controllo del medico e su sua prescrizione;
- Consumare i pasti ad orari regolari;
- Imparare a riconoscere ed evitare quegli alimenti che provocano un peggioramento dei sintomi;
- Evitare i superalcolici;
- Evitare il più possibile gli stress;
- Riposare il più possibile.