«Siamo perfettamente d’accordo con l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco: gli ondivaghi episodi di irreperibilità che si registrano nelle farmacie su alcuni medicinali – spesso sempre gli stessi, mancanti a singhiozzo ora in una provincia e ora in un’altra – non si risolvono con allarmismi e protagonismi che finiscono soltanto per innescare le classiche sindromi da ‘al lupo, al lupo’». E’ il commento con cui Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, il sindacato regionale dei titolari di farmacia, interviene nella vicenda riguardante i casi di carenze denunciati nei giorni scorsi in Veneto. Episodi che l’Aifa ha esaminato mercoledì scorso, 21 febbraio, nell’ultima seduta del tavolo tecnico istituito due anni orsono proprio per monitorare il fenomeno assieme alla filiera farmaceutica. «Secondo quanto riferisce la stampa – continua la presidente Racca – il direttore dell’Ufficio qualità dell’Agenzia, Domenico Di Giorgio, ha parlato di casi ‘puntiformi’ e ha smentito l’esistenza di emergenze sul territorio. Gli allarmi dei giorni scorsi, in sostanza, sono del tutto infondati».
Confermano i dati lombardi: nel periodo compreso tra l’ottobre scorso e questo gennaio, le segnalazioni che le farmacie lombarde inviano alla Regione tramite Federfarma quando registrano l’indisponibilità di qualche medicinale hanno oscillato tra le 900 e le 1.200 al mese. «Tenuto conto che in Lombardia abbiamo più di 2.400 farmacie private – chiarisce Luigi Zocchi, segretario di Federfarma Lombardia – siamo su medie inferiori a mezza segnalazione al mese per farmacia». Attenzione poi a non confondere, come alcuni giornali hanno fatto: le carenze cui si riferiscono le denunce venete sono temporanee e regionali, non riguardano dunque i farmaci elencati nella lista Aifa dei medicinali indisponibili a livello nazionale per difficoltà produttive.
Insomma, sulla vicenda si è fatta parecchia confusione come già era accaduto in passato. «E’ capitato e continua a capitare che qualche farmaco si trovi con difficoltà – spiega la presidente di Federfarma Lombardia – ma per fronteggiare queste indisponibilità transitorie non servono allarmi che poi la stampa rivolta al grande pubblico riprende e amplifica impropriamente, mettendo assieme episodi che hanno cause diverse com’è capitato in questi giorni. La risposta deve arrivare da interventi coordinati tra tutti gli attori della distribuzione farmaceutica, cioè proprio quello che fa da due anni il Tavolo dell’Aifa sulle carenze».