Una mobilitazione nazionale sul fine vita a sostegno dell’azione di Marco Cappato, reduce da una recente doppia svolta nella battaglia condotta insieme ad Associazione Luca Coscioni a tutela di un diritto umano imprescindibile, quello di esser liberi di scegliere e di poter morire in linea col il personale concetto di dignità: il processo ad una legge fascista del 1930 si è infatti rafforzato grazie alla recente ufficializzazione di una nuova richiesta di rinvio a giudizio nei suoi confronti, questa volta per l’assistenza al suicidio fornito anche a Davide Trentini (insieme a Mina Welby, udienza Gup il prossimo 31 maggio); notizia che ha fatto seguito alla comunicazione della data dell’udienza in Corte Costituzionale, prevista invece il prossimo 23 ottobre, per la verifica di costituzionalità di un un divieto che lo vede imputato per aver assistito Dj Fabo.
In 120 piazze italiane Associazione Luca Coscioni chiama a raccolta gli italiani sostenitori del diritto di libertà di scelta con una doppia raccolta firme.
1- Sul tema dell’eutanasia per l’immediata calendarizzazione, come primo provvedimento della XVIII legislatura, della proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia, depositata il 13 settembre 2013, affinchè nessun cittadino debba recarsi all’estero per esercitare un suo diritto. Raccolta firme che proseguirà anche online dalla prossima settimana sul sito associazionelucacoscioni.
2- Sul tema del biotestamento, legge non ancora conosciuta e rispettata nel suo massimo potenziale, per consentire ai cittadini di inserire le volontà nel fascicolo sanitario elettronico. E per chiedere alle regioni di regolamentare con un proprio atto la raccolta di copia delle DAT, per la piena applicazione della legge e per consentire a tutti gli italiani di poterla conoscere.
Due mobilitazioni convocate da Associazione Luca Coscioni insieme a Radicali Italiani, UAAR e Chiesa Pastafariana Italiana sul fine vita in nome di Fabo e Davide Trentini, protagonisti di altrettante battaglie a favore di un diritto umano imprescindibile e contro l’articolo del codice penale risalente al 1930 che norma un tema su misura di una società di circa 90 anni fa.