Animali: Marr (Gruppo Cremonini) dice basta alle galline in gabbia

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Marr, azienda leader nel settore della ristorazione commerciale e collettiva, si distanzia ufficialmente dalle uova prodotte da galline rinchiuse in gabbia e chiarisce la propria politica contraria all’utilizzo delle gabbie per le galline ovaiole, dopo il dialogo intrattenuto con Animal Equality, organizzazione internazionale per la protezione degli animali, e altre organizzazioni impegnate sullo stesso fronte.

L’azienda, una delle realtà più importanti all’interno del Gruppo Cremonini, ha annunciato l’adozione su tutto il territorio dell’impegno a distanziarsi dalle gabbie, garantendo entro il 2025 l’implementazione del piano sia per le uova vendute intere sia per gli ovoprodotti.

Il leader della ristorazione collettiva si impegna inoltre nell’opera di sensibilizzazione dichiarando che entro il 2019 saranno organizzate delle campagne rivolte ai clienti al fine di promuovere politiche volte al benessere delle galline allevate per la produzione di uova.
Si tratta di un impegno importante, presentato da Marr all’interno di una ambiziosa ed esauriente politica aziendale sul benessere animale che si pone come modello per altri concorrenti del settore.
«Ovviamente questo non risolve tutti i problemi drammatici a cui sono sottoposte le galline all’interno degli allevamenti intensivi, ma Marr sta facendo dei passi avanti molto importanti per il miglioramento delle condizioni degli animali allevati a scopo alimentare», dichiara Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia.
E aggiunge: «Stipare le galline in gabbie è una pratica inaccettabile. Molti studi hanno dimostrato che le galline sono animali sociali e creature molto sensibili, con un’intelligenza pari a quella di molti mammiferi. Eppure questi animali sono costretti a vivere in gabbie sporche e senza alcuna possibilità di compiere tutti quei movimenti naturali necessari per il loro benessere».

Tra le molte aziende della ristorazione collettiva che hanno deciso di fare la loro parte per liberare le galline dalle gabbie, Marr ha sicuramente un ruolo fondamentale per spingere anche altre aziende concorrenti a cambiare la tipologia di uova utilizzate in tutti i prodotti, con una comunicazione chiara e trasparente.

«Questa politica denota l’impegno serio preso da un’azienda fondamentale per diffondere la sensibilizzazione su questo importante tema, sperando che anche aziende come il Gruppo Dac e Serenissima si adeguino. Ci auguriamo che anche la concorrenza apra gli occhi e capisca che non c’è più futuro per le gabbie negli allevamenti,» conclude Cupi.

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