La transessualità non è più classificata come disturbo mentale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nell’International Classification of Diseases, la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati, giunta all’11ª edizione (sarà presentata all’Assemblea mondiale della sanità nel maggio 2019 per l’adozione da parte degli Stati membri per poi diventare effettiva dall’1 gennaio 2022) “l’incongruenza di genere” è stata rimossa dalla categoria dei disturbi mentali e comportamentali. “Le prove sono ora chiare sul fatto che non si tratta di un disturbo mentale“, precisa l’Oms.
Per ridurre il clima di più o meno esplicita ‘condanna’ sociale nei confronti dei transgender e per assicurare l’accesso a interventi medici, è stato ritenuto più opportuno l’inserimento di questo status nella lista delle disfunzioni sessuali.