Il Mondiale 2018 che si è disputato in Russia si è concluso domenica 15 luglio con la vittoria della Francia sulla Croazia per 4-2. Cala il sipario sull’evento sportivo dell’anno e possiamo, quindi, dare le ultime informazioni provenienti da Mosca.
Si è trattato del più alto punteggio in finale dal 1966 che ha portato il torneo a soli 2 goal dal record del formato a 32 squadre. Nell’edizione 2018 i goal sono stati 169, 2 in meno del record di 171 del 2014 e del 1998. È stata la finale più prolifica da quando l’Inghilterra ha battito 4-2 la Germania occidentale dopo i tempi supplementari nel 1966. Finalmente i goal in una finale sono arrivati nei tempi regolamentari: le ultime due finali si erano concluse sullo 0-0 nei 90 minuti ed erano state decise da un goal nei supplementari.
I record sono caduti come la pioggia sulla finale di Mosca. L’autogoal di Mandzukic e il rigore assegnato con l’assistenza tecnologica sono stati i primi di una finale mondiale. L’autogoal del croato è stato il 12° di tutto il torneo, infranto il record di 6.
Pussy Riot ha rivendicato la responsabilità degli invasori di campo che hanno interrotto la finale al minuto 52. Il gruppo sostiene di averlo fatto in segno di protesta contro il Presidente Putin.
Il Belgio è stata la squadra ad aver segnato più reti, 16 da 10 diversi giocatori, mentre il suo estremo difensore, Thibaut Courtois, è stato nominato miglior portiere. Il capitano della Croazia, Luka Modric, ha ricevuto il Pallone d’Oro come miglior giocatore del torneo.
Alcune “eredità” del Mondiale in Russia sono già sparite. Un grande argine che separava lo stadio di Volgograd dal fiume Volga ha ceduto, inviando tonnellate di fango in una strada il giorno della finale a Mosca. La forte pioggia ha contribuito all’improvviso crollo, con fiumi di acqua che hanno trasportato la terra dell’argine. Fortunatamente non ci sono stati feriti. La Volgograd Arena da 45.000 posti è stato uno dei 12 stadi della Russia ad ospitare le partite del Mondiale, 4 nella fase a gironi. Il sindaco della città aveva mostrato orgoglio per l’argine e la nuova strada lungo la sponda del fiume, sostenendo che sarebbe stata una parte fondamentale dell’eredità del Mondiale per la città riducendo gli ingorghi stradali.
Nello stadio della finale, nessuno si è divertito più di Emmanuel Macron. Il Presidente francese ha raggiunto i giocatori negli spogliatoi, ha tenuto un discorso, si è divertito con Paul Pogba e si è fatto immortalare in posa con Benjamin Mendy. È stata una serata piena di emozioni per Macron, che all’inizio della partita camminava nervosamente ed è letteralmente saltato dalla gioia dalla sua sedia nella sezione VIP dello stadio. Dopo la partita, Macron ha avuto baci per tutti durante l’esuberante cerimonia inzuppata dalla pioggia. Ha anche baciato la Presidentessa croata Kolinda Grabar-Kitarovic in segno di consolazione dopo il fischio finale e i calciatori francesi Mbappé e Griezmann sulla fronte prima della consegna del trofeo.
I calciatori della Francia hanno fatto irruzione nella conferenza stampa del loro allenatore Didier Deschamps, ballando, cantando e spruzzando champagne e acqua in aria. Deschamps, il terzo uomo a vincere la Coppa del Mondo sia da calciatore che da allenatore, stava parlando alla stampa dopo la vittoria sulla Croazia e quando è stato interrotto dai calciatori, ha detto: “Scusate! Sono giovani e felici!”. La Francia ha vinto il suo secondo titolo mondiale e Deschamps era il capitano della squadra che ha vinto la Coppa nel 1998.
Pelé ha accolto Mbappé nell’élite dei teenager che hanno segnato in una finale: Pelé aveva 17 anni quando segnò una doppietta nella vittoria per 5-2 del Brasile sulla Svezia nella finale del 1958. Mbappé ha segnato il 4° goal della Francia sulla Croazia a Mosca. Pelé ha postato un messaggio di congratulazioni su Twitter, scrivendo: “Solo il secondo teenager ad aver segnato un goal in una finale mondiale. Benvenuto nel club, Mbappè, è bello avere compagnia!”.
Prima della finale la Presidentessa croata aveva invitato i russi a sostenere la Croazia attraverso un videomessaggio. I leader politici e sportivi della Croazia hanno tentato di appianare le relazioni con la Russia dopo aver eliminato la squadra di casa nei quarti di finale. Dopo quella partita, infatti, il difensore croato Vida era stato inondato dalle critiche per aver elogiato l’Ucraina in un video. Il calciatore si è poi scusato per qualsiasi possibile offesa, sostenendo di aver voluto solo rendere omaggio ai suoi amici in Ucraina e non commentare le tensioni politiche tra i due Paesi. La Presidentessa croata ha incontrato Putin al Cremlino e ringraziato la Russia per questo Mondiale: “Questo campionato è stato un esempio per tutti. Non avete solo assicurato il libero movimento dei tifosi, ma avete impedito qualsiasi tipo di incidente o espressione di odio”.
Putin ha formalmente passato il testimone al Qatar per i Mondiali del 2022. Prima della finale, ha incontrato anche l’emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani. Putin ha detto che il Mondiale in Russia è stato un successo e “sono sicuro che il nostro amico del Qatar riuscirà ad ospitare i Mondiali del 2022 allo stesso livello”. Putin ha consegnato un pallone all’emiro come segno del trasferimento in Qatar, che sarà il primo Paese arabo ad ospitare il torneo.