Quali le terapie più sicure e i rimedi più efficaci per i pazienti artrosici? Se da un lato la sostituzione dell’articolazione con una protesi parziale o totale puo’ essere la soluzione ad una limitazione funzionale grave e invalidante, la possibilità di trattare efficacemente la sintomatologia dolorosa con adeguate terapie farmacologiche e/o fisioterapiche, coadiuvate da infiltrazioni articolari, potrebbe permettere un minore ricorso alla chirurgia protesica, che vede l’Italia al primo posto in Europa, contribuendo a contenere i notevoli costi sopportati dal Ssn.
Le articolazioni sono cerniere che con il tempo vanno incontro ad una fisiologica usura e, se utilizzate poco o male, possono alterarsi. Per cui a volte bisogna sostituirle per permettere lo svolgimento delle azioni di vita quotidiana, in alcuni casi anche una ripresa di attivita’ fisiche e sportive.
D’altro canto, la terapia infiltrativa rappresenta uno strumento molto importante tra le opzioni terapeutiche a disposizione dello specialista. Se ne è parlato in un convegno-corso di aggiornamento a Santa Cesarea Terme (Lecce), promosso da Medinforma in collaborazione con Simg e il patrocinio dell’Ordine dei medici, responsabile scientifico Lucio Catamo, che dirige la UO di Villa Torri Hospital di Bologna. L’appuntamento ha messo a confronto decine di medici di medicina generale, fisiatri, specialisti in ortopedia e traumatologia, fisioterapisti.
L’artrosi è fra le malattie croniche più frequenti nella popolazione e principale causa di disabilita’ nell’anziano. In Italia sono colpiti oltre 5 milioni di persone, con proiezioni che indicano una crescita esponenziale della malattia nei prossimi anni e della spesa socio-sanitaria. Di conseguenza saranno in crescita le protesi impiantate: l’Italia e’ fra i primi Paesi in Europa con oltre 200mila interventi l’anno.
