La foresta è contrariata. Gli alberi oscillano, il vento soffia ed enormi parti di terra si gonfiano e sgonfiano come sollevate da una gigantesca coppia di polmoni presenti sotto al terreno. Ecco cosa viene subito in mente guardando un video che sta facendo il giro del mondo sui social media e che vi riproponiamo in fondo all’articolo. Registrato in una foresta di Sacre-Coeur, in Québec (Canada), il video mostra una scena eccezionale: sembra che la Terra respiri attraverso un esercizio di respirazione profonda, oscillando in alto e in basso con una forza inquietante.
Non è un terremoto, né una forza soprannaturale, tanto meno la vendetta di qualche divinità della foresta. È stato un 2018 abbastanza tosto per Madre Natura dopo una seria di uragani da record, incendi devastanti e seri avvisi degli scienziati sulle conseguenze catastrofiche dei cambiamenti climatici. In realtà, questa volta, la spiegazione è molto meno bizzarra e molto meno terrificante: è semplicemente colpa del vento.
“Durante una tempesta di vento e pioggia, il suolo diventa saturo, perdendo la coesione con le radici mentre il vento soffia sugli alberi. Il vento sta cercando di rovesciare gli alberi, così quando la forza viene trasferita alle radici, il suolo inizia a “sollevarsi”, ha spiegato Mark Vanderwouw, un arborista che lavora per Shady Lane Expert Tree Care in Ontario, Canada. È come uno scontro tra elementi: vento contro radici, aria contro Terra. Le forse terrestri sembrano avere la meglio in questa battaglia. Tuttavia, ha aggiunto Vanderwouw, se il vento soffiasse un po’ più forte o durasse un po’ più a lungo, le radici degli alberi inizierebbero a spezzarsi e gli alberi della foresta inizierebbero a cadere.
Ma se siete delusi dal fatto che il video non mostri la “respirazione” della foresta, è bene ricordare che gli alberi in realtà respirano davvero sostituendo l’anidride carbonica con l’ossigeno attraverso la fotosintesi. Anche il suolo respira in modo quasi inverso. I minuscoli microbi che vivono nel suolo si nutrono dell’anidride carbonica contenuta nelle radici delle piante e nelle foglie morte e poi rilasciano questa anidride carbonica nuovamente nell’area. È definita “respirazione del suolo” e negli ultimi 25 anni sta avvenendo sempre di più a causa dei cambiamenti climatici.
Per concludere, le foreste possono respirare ma non nei modi ovvi e visibili che vorremmo vedere e in un certo modo i cambiamenti climatici ne stanno provocando l’“iperventilazione”.
