Il cavallo di Troia: probabilmente lo stratagemma più celebre della storia. Dopo dieci anni di guerra Ulisse, secondo il racconto dell’Odissea, riesce con l’inganno ad entrare dentro le mura della città. I greci fingono di desistere dall’assedio facendo partire le loro navi, ma lasciano sulla spiaggia, davanti le mura della città, un immenso cavallo di legno che al suo interno contiene però proprio Ulisse con i suoi soldati migliori. A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda lunedì 8 ottobre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Alessandro Barbero. Un inganno, quello del cavallo, ma non l’unico perché Ulisse ne era maestro: scaltro, ingegnoso, estremamente furbo, mente a compagni, re e persino agli dei. Inganni, astuzie e stratagemmi che gli permetteranno di scampare alla morte durante il suo lungo viaggio di ritorno verso Itaca. L’inganno del cavallo lo racconta l’Odissea e stranamente non l’Iliade che pure racconta la storia di Troia. Ma chi l’ha scritta l’Odissea? Di sicuro non Omero.